Via Orsenigo, energia pulita dall'ex discarica

Sabato 14 Dicembre 2019
Via Orsenigo, energia pulita dall'ex discarica
AMBIENTE
TREVISO L'ex discarica di via Orsenigo passa, a titolo gratuito, dal Comune a Contarina. Ma non solo. La convenzione voluto dall'assessore all'Ambiente Alessandro Manera che sigilla questo passaggio di proprietà mette nero su bianco anche un altro aspetto: Contarina dovrà sanare l'area e riconvertirla. Ca' Sugana ha anche indicato la linea da seguire: «Porre in essere interventi di carattere ambientale - recita un passaggio della convenzione - quali un parco fotovoltaico e/o una forestazione privilegiando nella scelta delle specie essenze autoctone con ottima capacità di mitigazione in termini di assorbimento di sostante inquinanti (CO2, polveri sottili ecc)». Questo traguardo segna, forse, la fine di un problema ambientale che si trascina da anni senza mai trovare soluzione. L'ex discarica rappresenta un vero buco nero ambientale all'interno della città. A Santa Bona la conoscono tutti, ne hanno seguito le vicende che coprono più di vent'anni. L'area dove un tempo arrivavano rifiuti dalla città e dai comuni vicini è stata chiusa e parzialmente recuperata. Ma il problema non è mai stato risolto del tutto.
LA STORIA
L'ex discarica accoglie decine di migliaia di metri cubi di terra riversati nel corso del tempo per coprire tonnellate di rifiuti accumulate negli anni Settanta quando la differenziata non esisteva, l'educazione ambientale era solo una chimera e l'unico modo per smaltire i rifiuti era scavare enormi buche e riempirle fino all'orlo. A Treviso c'era appunto via Orsenigo, vera e propria pattumiera cittadina che ha accolto di tutto fino a quando, negli anni Ottanta, non venne presa la decisione di chiuderla e coprirla. Ma cancellare uno sfregio del genere è impossibile. I residenti di Santa Bona, e con loro tanti altri trevigiani, si ricordano ancora dei tubi infilzati nel terreno e utilizzati come sfiatatoi per i gas imprigionati nel sottosuolo. Poi vennero eliminati anche quelli e i rifiuti imprigionati in una sorta di sarcofago fatto di tonnellate di terra. Ma non servì a eliminare il ricordo di quella discarica. E soprattutto ad allontanare lo spettro di un danno ambientale dalle conseguenze catastrofiche.
LE ANALISI
Nel 2011 e ancora nel 2015 Ca' Sugana sottolineava i pericoli esistenti citando analisi che elencavano le sostanze riscontrate sotto la discarica: tracce diclorotilene, triclorotilene e boro. Tutti elementi fuorilegge. Contarina adesso avrà il compito di bonificare e rivalutare. L'idea di creare un parco fotovoltaico, trasformando un problema in risorsa, non è nuova. Ma nessuna amministrazione è mai riuscita ad attuarla. Adesso il compito passa a Contarina che, in cambio di un recupero ambientale, potrà utilizzare e vendere l'energia prodotta col fotovoltaico.
P. Cal.
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