Verde pubblico, le foto dal satellite per costruire il nuovo bando

Sabato 18 Maggio 2019
Verde pubblico, le foto dal satellite per costruire il nuovo bando
IL PROGETTO
TREVISO Oltre un milione di metri quadrati di aree verdi completamente geo-localizzate e mappate; un sistema informatico in grado di controllare l'esecuzione dei lavori di sfalcio praticamente minuto per minuto; l'erba che non deve mai superare l'altezza massima di dieci centimetri e infine il costo della manutenzione del verde: circa due milioni di euro all'anno. Tutto questo è contenuto del contratto che l'amministrazione comunale sottoporrà al prossimo gestore di giardini e aree pubbliche della città. Dopo mesi di lavoro, gli uffici hanno completato tutta la documentazione: due faldoni ricchi di stime, numeri, foto e proiezioni. La giunta ha già dato il via libera e adesso parte la fase più delicata: quella delle trattativa.
IL CONFRONTO
A condurre la partita è l'assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese pronto a confrontarsi con il consorzio Priula (di cui il Comune è socio) e la sua controllata Contarina, che già si occupano di gestione del verde oltre che della pulizia della città e della raccolta rifiuti. «La nostra intenzione è di interloquire principalmente con il Priula visto che siamo soci del consorzio. Poi conosciamo bene Contarina, società attrezzata e molto affidabile. Non vogliamo avere ragione a tutti i costi e siamo pronti a discutere sul contatto che abbiamo predisposto e sugli importi, la trattativa serve proprio a questo. Siamo fiduciosi che un accordo si potrà trovare. Se poi, alla fine, non dovesse essere così, siamo anche pronti ad aprire un bando per assegnare l'appalto: il contratto è stato realizzato in modo da essere già pronto anche per questa evenienza».
I CONTENUTI
Sono due gli aspetti innovativi introdotti nella gestione del verde cittadino: il controllo diretto del Comune e non più solo attraverso il Priula, che prima oltre a gestire gli spazi attraverso Contarina preparava anche i capitolati dell'accordo, e l'utilizzo della tecnologia digitale. E questo è l'aspetto più interessante. Un software particolare terrà sotto controllo di ogni singolo metro quadro di verde: «Il lavoro più grosso è stato mappare tutto il verde cittadino - continua Zampese - abbiamo ereditato un contratto che, a nostro avviso, presentava molte criticità. La prima è che non tutte le aree erano mappate e quindi inserite nei capitolati. Questo ha provocato vari problemi di costi quando si è trattato di andarle a ripulire. Adesso c'è tutto. Inoltre il nuovo sistema ci ha consentito di censire solo i perimetri effettivamente verdi. Prima si andava in un giardino della scuola sapendo che c'era una certa metratura da pulire, ma senza avere idea di quanto fosse realmente il verde. Adesso siamo molto precisi. Il nuovo sistema ci consentirà di controllare i lavori attraverso collegamenti via tablet e anche i cittadini avranno la possibilità di fare le loro segnalazione». Confermato poi che il criterio da seguire sarà l'altezza dell'erba e non più il numero di sfalci all'anno: «Ogni area a seconda della tipologia, come spazi fruibili per il pubblico, aree lungo le strade, fossati ecc, avrà un'altezza diversa da mantenere. Per le aree fruibili il massimo dovrà essere 10 centimetri. Inoltre chiederemo la pulizia dei canali lasciando però l'ambiente idoneo alla riproduzione della fauna ittica».
Paolo Calia
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