MONTEBELLUNA
Danneggiati i bagni del parco Manin: «Chiudiamo prima il polmone verde». Ma non sarebbe questo l'unico problema di ordine pubblico che si è verificato in città negli ultimi giorni. Dove, a quanto pare, qualcuno si è concesso delle notti brave, a scapito della sicurezza e del benessere della collettività. Dispiace in particolare quanto accaduto al parco Manin, i cui servizi igienici già in passato sono stati presi di mira, in assoluto spregio del bene comune. E ora la storia si è ripetuta.
I DANNI
«È stata rotta nuovamente la tazza del wc -spiega l'assessore al sociale Maria Bortoletto- sostituita poco dopo dai dipendenti comunali addetti alla manutenzione, nonché la curva di uno scarico di un lavandino». E la Bortoletto, che ha da sempre a cuore l'ordine pubblico e in particolare quest'area del parco, cui si è dedicata in più occasioni in prima persona, anche andando materialmente a ripulirla, dice: «Gli individui che danneggiano i bagni non si rendono conto che appartengono anche a loro e non immaginano i sacrifici anche economici che l'Associazione Carabinieri col suo presidente Stortini e la sottoscritta hanno sostenuto di recente per renderli dignitosi e accoglienti, ritinteggiando la struttura ed acquistando gli accessori per metterli a disposizione della comunità». Poi aggiunge: «Ringrazio il custode, signor Noal che è tanto dispiaciuto».
L'IDEA
Quindi, la Bortoletto si fa portavoce di una proposta del custode stesso. Quella di «chiudere l'accesso al Parco alle 19 anziché alle ore 20 e di organizzare nel pomeriggio un passaggio di controllo da parte delle forze dell'ordine con l'auto tra le 16,30 e le 18,30». Insomma, nonostante al parco abbia aperto anche un locale pubblico, la situazione resta non del tutto tranquilla. E quindi l'esigenza sembra essere ancora una volta quella di un ulteriore controllo, nonostante sia l'associazione carabinieri sia le Forze dell'ordine siano tutt'altro che disattenti. E la Bortoletto pensa anche alla video sorveglianza. «C'è già una telecamera -dice l'assessore al sociale- forse però bisognerebbe installare pure delle fototrappole». «Abbiamo preso in considerazione l'ipotesi di una chiusura anticipata, per lo meno in inverno -dice il sindaco Adalberto Bordin- Bisogna valutare bene i pro e i contro di tale scelta, anche perché c'è chi usa il parco come strada di passaggio. Purtroppo i vandalismi ci sono sempre stati». Anche perché pure la zona circostante il parco continua ad essere piuttosto calda, come confermerebbe pure un sos pubblicato da Maurizio Deon, amministratore della pagina Facebook Vivere Montebelluna, sulla sua piazza virtuale.
IL CASO
«Mi è stato riferito -dice- che ieri sera (sabato sera, ndr) c'è stata una zuffa nel condominio President HB, quello vicino al Parco Manin, non so se all'interno della galleria o verso il parcheggio. Mi hanno anche detto che c'è qualche testimone e forse qualcuno ha pure ripreso la zuffa con il telefonino». E lui stesso ha invitato a farsi avanti eventuali testimoni. Ma il week end di Montebelluna, a quanto pare, è stato vivace anche in altre zone. Lo dimostra la denuncia, sempre sul web, di una Montebellunese. «Sabato sera intorno alle 23 -dice- qualcuno ha deciso di lanciare sassi contro la porta d'entrata della casa di mio suocero in via Tocchetto 1, rompendone il vetro. Stiamo parlando con i nostri vicini e alcune facce sono state riconosciute, come sono stati riconosciuti scooter/moto. Abbiamo sentito petardi e confusione giusto in questa via quindi più persone sono uscite a controllare offrendosi come testimoni. Stiamo andando a denunciare la cosa, se il colpevole non si fa avanti entro una settimana la situazione si aggraverà perché probabilmente hanno scavalcato il cancello entrando in proprietà privata». E la segnalazione ha dato origine a un dibattito sul web. Anche in questo caso, è stato ipotizzato l'utilizzo delle telecamere. «Sicuramente il fatto va denunciato -dice un internauta- Vi consiglio anche di installare una telecamera con registrazione».
Laura Bon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Danneggiati i bagni del parco Manin: «Chiudiamo prima il polmone verde». Ma non sarebbe questo l'unico problema di ordine pubblico che si è verificato in città negli ultimi giorni. Dove, a quanto pare, qualcuno si è concesso delle notti brave, a scapito della sicurezza e del benessere della collettività. Dispiace in particolare quanto accaduto al parco Manin, i cui servizi igienici già in passato sono stati presi di mira, in assoluto spregio del bene comune. E ora la storia si è ripetuta.
I DANNI
«È stata rotta nuovamente la tazza del wc -spiega l'assessore al sociale Maria Bortoletto- sostituita poco dopo dai dipendenti comunali addetti alla manutenzione, nonché la curva di uno scarico di un lavandino». E la Bortoletto, che ha da sempre a cuore l'ordine pubblico e in particolare quest'area del parco, cui si è dedicata in più occasioni in prima persona, anche andando materialmente a ripulirla, dice: «Gli individui che danneggiano i bagni non si rendono conto che appartengono anche a loro e non immaginano i sacrifici anche economici che l'Associazione Carabinieri col suo presidente Stortini e la sottoscritta hanno sostenuto di recente per renderli dignitosi e accoglienti, ritinteggiando la struttura ed acquistando gli accessori per metterli a disposizione della comunità». Poi aggiunge: «Ringrazio il custode, signor Noal che è tanto dispiaciuto».
L'IDEA
Quindi, la Bortoletto si fa portavoce di una proposta del custode stesso. Quella di «chiudere l'accesso al Parco alle 19 anziché alle ore 20 e di organizzare nel pomeriggio un passaggio di controllo da parte delle forze dell'ordine con l'auto tra le 16,30 e le 18,30». Insomma, nonostante al parco abbia aperto anche un locale pubblico, la situazione resta non del tutto tranquilla. E quindi l'esigenza sembra essere ancora una volta quella di un ulteriore controllo, nonostante sia l'associazione carabinieri sia le Forze dell'ordine siano tutt'altro che disattenti. E la Bortoletto pensa anche alla video sorveglianza. «C'è già una telecamera -dice l'assessore al sociale- forse però bisognerebbe installare pure delle fototrappole». «Abbiamo preso in considerazione l'ipotesi di una chiusura anticipata, per lo meno in inverno -dice il sindaco Adalberto Bordin- Bisogna valutare bene i pro e i contro di tale scelta, anche perché c'è chi usa il parco come strada di passaggio. Purtroppo i vandalismi ci sono sempre stati». Anche perché pure la zona circostante il parco continua ad essere piuttosto calda, come confermerebbe pure un sos pubblicato da Maurizio Deon, amministratore della pagina Facebook Vivere Montebelluna, sulla sua piazza virtuale.
IL CASO
«Mi è stato riferito -dice- che ieri sera (sabato sera, ndr) c'è stata una zuffa nel condominio President HB, quello vicino al Parco Manin, non so se all'interno della galleria o verso il parcheggio. Mi hanno anche detto che c'è qualche testimone e forse qualcuno ha pure ripreso la zuffa con il telefonino». E lui stesso ha invitato a farsi avanti eventuali testimoni. Ma il week end di Montebelluna, a quanto pare, è stato vivace anche in altre zone. Lo dimostra la denuncia, sempre sul web, di una Montebellunese. «Sabato sera intorno alle 23 -dice- qualcuno ha deciso di lanciare sassi contro la porta d'entrata della casa di mio suocero in via Tocchetto 1, rompendone il vetro. Stiamo parlando con i nostri vicini e alcune facce sono state riconosciute, come sono stati riconosciuti scooter/moto. Abbiamo sentito petardi e confusione giusto in questa via quindi più persone sono uscite a controllare offrendosi come testimoni. Stiamo andando a denunciare la cosa, se il colpevole non si fa avanti entro una settimana la situazione si aggraverà perché probabilmente hanno scavalcato il cancello entrando in proprietà privata». E la segnalazione ha dato origine a un dibattito sul web. Anche in questo caso, è stato ipotizzato l'utilizzo delle telecamere. «Sicuramente il fatto va denunciato -dice un internauta- Vi consiglio anche di installare una telecamera con registrazione».
Laura Bon
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