Vaccini, seimila under 16 non si sono ancora presentati

Mercoledì 30 Gennaio 2019
L'ALLARME
TREVISO Sono 6mila i bambini e i ragazzi con meno di 16 anni che non hanno ancora risposto all'obbligo vaccinale. Un numero che anche davanti alla tempesta influenzale di questi giorni fa riflettere. Ma l'Usl guarda giustamente anche il lato positivo. Perché l'altra faccia della medaglia dice che l'obbligo vaccinale ha aumentato il livello delle coperture di oltre 2 punti percentuale tra i 136mila under 16 trevigiani. Ora il livello medio della Marca è sopra il 95 per cento, considerata la soglia superata la quale si attiva la cosiddetta immunità di gregge. Significa che anche chi non è vaccinato è indirettamente protetto dalle altre persone vaccinate. Dando per scontato che non è possibile arrivare al 100 per cento, è questo l'obiettivo più importante raggiunto attraverso l'obbligo.
LE CIFRE
Per il morbillo si è al 95,7%. Per il tetano al 97%. Per la poliomielite al 96,3%. Per l'epatite B al 95,7%. C'è da dire che nella zona di Castelfranco e Asolo, patria dei no-vax e dei free-vax, in alcuni casi si è ancora sotto al 95%. Ma la media provinciale ha superato l'asticella prevista. «Tutte le coperture riguardanti le vaccinazioni obbligatorie oggi superano il 95 per cento, conferma Mauro Ramigni, responsabile del servizio Igiene e sanità pubblica dell'ex Usl di Treviso. Adesso si continua a lavorare per migliorare ulteriormente il risultato. Tra i 6mila giovani che non hanno ancora risposto all'obbligo vaccinale, al momento ci sono circa 1.600 che rischiano di essere sospesi dagli asili nido e dalle scuole dell'infanzia, sia paritarie che statali. «Ci aspettiamo che almeno il 35 per cento si metta in regola all'ultimo dice Ramigni ci sono anche le persone che attendono che la norma diventi coercitiva. Detto ciò, non possiamo continuare a giocare».
IL PERICOLO
Ammesso che vada così, resterebbero ancora oltre mille bambini con meno di sei anni non coperti. Scatterà una maxi-sospensione da nidi e asili? La legge parla chiaro. Di seguito, l'azienda sanitaria inizierà anche a staccare le multe. L'importo potrà variare tra 100 e 500 euro. Prendendo una media, il conto totale potrebbe superare 1,5 milioni di euro. Non spiccioli. «I numeri assoluti possono sembrare elevati avverte il responsabile del servizio Igiene e sanità pubblica però bisogna sempre metterli in relazione al conto complessivo: nel trevigiano ci sono oltre 136mila bambini e ragazzi con meno di 16 anni. L'obbligo vaccinale ha ridotto le persone non vaccinate del 33 per cento». E queste non sono stime, ma effetti concreti. Un esempio su tutti: nella Marca ci sono 2.600 bambini di due anni che avevano completato il ciclo delle vaccinazioni pediatriche senza coprirsi contro il morbillo e che dopo l'introduzione dell'obbligo sono tornati indietro. «Ed è il caso di ricordare che ogni mille bambini vaccinati contro il morbillo viene salvata una vita» sottolinea Ramigni. Allo stesso modo, 750 bimbi di due anni sono tornati a vaccinarsi contro il tetano e 900 contro la poliomielite.
M. F.
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