Vaccini, scadenza vicina: «Tolleranza zero dopo il 10 marzo»

Giovedì 17 Gennaio 2019
L'ULTIMATUM
TREVISO Copertura vaccinale ultima chiamata. «Dopo il 10 marzo non saranno consentite nuove proroghe». Francesco Benazzi chiarisce la posizione dell'Usl 2 dopo il termine ultimo concesso alle famiglie per mettersi in regola con gli obblighi scolastici. «Abbiamo lavorato sulla persuasione, lasciato aperta la finestra temporale perché i genitori non sentissero questo come un obbligo. C'è stato modo e tempo di fare tutto. E certo non possiamo procrastinare ancora. Se ci saranno situazioni che per mere questioni di tempo slittano di un minimo di giorni possiamo anche chiudere un occhio, per chi invece rimanda sistematicamente, no». La direzione sanitaria ha sempre usato il guanto di velluto, comprendendo che in una regione ad alta copertura vaccinale fosse forse necessario un percorso di consapevolezza. 600 bambini ancora fuori copertura, però, sono un numero importante.
LA SITUAZIONE
«La Madonnina sta lavorando a pieno regime per garantire le date di appuntamento a quanti ancora non l'hanno avuto». Si parla di circa 200 unità: Benazzi si dice persuaso che i tempi siano sufficienti per ottenere la convocazione. E con l'appuntamento in mano i piccoli non possono essere rifiutati dalle strutture scolastiche. La posizione della Usl trevigiana è sempre stata attendista e definitiva morbida. Del resto nel Veneto, come ha ricordato a più riprese l'ex assessore oggi sottosegretario alla salute Luca Coletto, la copertura era del 93,5%, passata al 95% dopo l'introduzione dell'obbligo. La Usl 2 deve applicare i termini del nuovo emendamento al Milleproroghe sui vaccini che estende fino al 10 marzo 2019 la validità dell'autocertificazione per l'iscrizione a scuola. Resta l'obbligo di vaccinazione per la frequenza di nidi e materne, ma si dà più tempo alle famiglie per consegnare i certificati ufficiali.
IN PROVINCIA
Se la situazione di Treviso e Pieve di Soligo è meno complicata, l'enclave dei free-vax si trova soprattutto ad Asolo, zona in cui la percentuale di copertura si abbassa notevolmente. L'avvicinarsi della scadenza ha riportato alla ribalta il tema due giorni fa con la notizia dell'espulsione di quattro bambini (oggi 3 perché uno ha provveduto a mettersi in regola) dalla scuola materna Annibale Brandolini di Cison. Alle famiglie è stata notificata a mezzo raccomandata la comunicazione che indicava per i loro figli, se non si fossero messi in regola con i vaccini, l'8 gennaio come ultimo giorno di scuola e questo nel rispetto della legge. « Rispetto l'opinione di queste quattro famiglie spiegava don Adriano, parroco di Cison e responsabile della struttura - ma Cison di Valmarino non è un'isola a sé rispetto al resto dell'Italia. E ci sono delle norme dello Stato italiano che anche questi genitori devono rispettare». Le maestre hanno poi sottolineato di aver accettato l'iscrizione di questi quattro bambini perché avevano in mano un appuntamento per la vaccinazione entro fine novembre 2018. «Poi però non si sono messi in regola e abbiamo dovuto procedere come ce lo impone la legge». E il direttore generale oggi conferma: no alle proroghe.
Elena Filini
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