Unesco: la Docg sceglie Giustiniani

Mercoledì 22 Gennaio 2020
LA NOMINA
PIEVE DI SOLIGO Convocazione alle 8 di mattino. La tensione si taglia con il coltello. Si vota senza molte cerimonie. Il nome è quello di Lodovico Giustiniani. Per Innocente Nardi, presidente uscente del Consorzio, nessuna preferenza. Con 9 voti all'amministratore delegato di Borgoluce e 5 astensioni, la nomina è servita. Giustiniani accetta l'incarico: sarà lui a rappresentare la Docg nel Cda dell'Associazione Unesco. E accetta anche che il proprio ruolo possa essere ridiscusso dal nuovo Cda in aprile. Per chi è al di fuori del Consorzio la notizia suona come un colpo di scena. All'interno invece sono in molti a ritenerlo un finale già telefonato. Non la pensano così i due vicedirettori di Innocente Nardi. «Un fulmine a ciel sereno» commenta Valerio Fuson. Ma la fazione contraria fa spallucce. «Abbiamo detto chiaro e tondo a Nardi, già in dicembre, che la sua nomina all'interno dell'associazione Unesco era tutt'altro che automatica».
LA DECISIONE
Il Consorzio del Prosecco Superiore ha deciso: a prescindere dal fatto che oggi all'istituto Cerletti di Conegliano per la firma di nascita dell'Associazione che sarà incaricata di gestire la pianificazione del sito Unesco ci sia Innocente Nardi, i colleghi viticoltori non sono disposti a riconoscergli alcuna paternità nobile sul prestigioso traguardo. Nardi insomma verrà ricordato come colui che ha portato la Docg ad ottenere l'iscrizione. Ma non gestirà il capitale Unesco. Nel gioco di pesi e contrappesi interni al mondo del Prosecco la decisione è quella di un cambio di rotta. Si preferisce un manager alla figura del viticoltore classico. Una scelta di campo senza dubbio, che orienta in maniera più tecnica il nuovo soggetto incaricato di capitalizzare a livello turistico e produttivo l'iscrizione delle Colline al World Heritage. Ma, insieme, un chiaro messaggio alla politica dell'ultimo biennio portata avanti da Nardi. Oggi le bocche di produttori e associati sono cucite. Off the records però c'è qualcuno disposto a dare un senso a quello che, altrimenti, suonerebbe come uno sgarbo sul limitare della Presidenza. «Nessuno schiaffo a Innocente Nardi - emerge nel dietro le quinte -: il voto era stato preceduto da una serie di considerazioni. E addirittura da una lettera». Dal di fuori però suona come un benservito.
LA CERIMONIA
Nessuno si sbilancia: le vere reazioni si avranno questa mattina. Quando tutti gli attori del film Unesco si troveranno sul red carpet del Cerletti per la firma alla nascente associazione. Del resto occorre dire che il nuovo soggetto non avrà nel Consorzio un partner di prevalenza. La gestione del nuovo sito, come più volte sottolineato dal Governatore Zaia, si svolgerà con l'attenta regia di palazzo Ferro Fini. Alla cerimonia, che si terrà stamattina a Conegliano presso l'istituto enologico Cerletti (ore 11.30), assieme al Presidente della Regione, Luca Zaia, parteciperanno e firmeranno lo Statuto del nuovo ente, in qualità di soci fondatori, Mario Pozza, numero uno della Camera di Commercio di Treviso-Belluno e presidente di Unioncamere Veneto, Stefano Marcon e Stefano Soldan, i sindaci di Castelfranco e di Pieve di Soligo, che rappresentano rispettivamente la Provincia di Treviso e l'Intesa Programmatica d'area Terre Alte della Marca Trevigiana. La lettura e la firma dello Statuto avverrà alla presenza degli esperti del Comitato scientifico che ha tenuto a battesimo la candidatura Unesco (Mauro Agnoletti, coordinatore del team, il rettore emerito IUAV Amerigo Restucci, i professori Raffaele Milani e Luigi Zangheri, Leopoldo Saccon coordinatore in loco del dossier di candidatura), dei rappresentanti della Soprintendenza per l'area metropolitana di Venezia e delle province di Belluno, Padova e Treviso, dell'Ufficio UNESCO per l'Italia, nonché dei rappresentanti dei ministeri delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali. Saranno presenti anche il presidente delle Pro Loco del Veneto, Giovanni Follador, tutti i 29 sindaci della core, buffet e commitment zone.Con loro Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene, in una delle mattinate probabilmente meno semplici della sua carriera.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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