Un negozio sfitto come sede Manildo trova il suo simbolo

Mercoledì 25 Aprile 2018
Un negozio sfitto come sede Manildo trova il suo simbolo
CENTROSINISTRA
TREVISO La scelta del luogo non è casuale: un negozio sfitto, in una delle aree del centro più delicate per l'ordine pubblico. Giovanni Manildo ha inaugurato ieri pomeriggio la sede elettorale della coalizione a suo sostegno nella campagna per la riconferma a Ca' Sugana , nei locali dell'ex ristorante-supermercato biologico Vera Terra.
BUCO NERO
Siamo in quella piazza Giustinian Recanati, a due passi dalla stazione ferroviaria e pochi di più da piazza dei Signori, ma anche spesso all'onore delle cronache negli ultimi anni per diversi episodi di microcriminalità e degrado. Insieme a via Roma, un quadrante che Ca' Sugana vuole rilanciare con il contributo degli abitanti. «L'apertura di questa sede in questo luogo - ha confermato il primo cittadino in carica - ha anche una valenza amministrativa: vogliamo ribadire il segnale di forte attenzione verso questa zona, prima di noi a lungo dimenticata. Vogliamo fare una vera porta d'accesso alla città, dando voce e seguendo le indicazioni dei residenti e dei commercianti, impegnati tra l'altro in una riprogettazione partecipata di questa area. E' l'esemplificazione pratica dello slogan della nostra campagna: abbiamo fatto molto, faremo ancora di più».
«UFFICIO CONDIVISO»
Intanto, si comincia riportando un po' di vita dietro le vetrine al pian terreno del grande complesso che ospita anche l'hotel Continental, almeno per un paio di mesi, fino al primo turno e all'eventuale ballottaggio delle amministrative. Perché l'ambizione di Manildo e del suo staff è farne qualcosa di più del quartier generale del comitato elettorale: è già pronto un programma di incontri, ma l'idea è anche quella di mettere a disposizione gli spazi come aula studio o come ufficio condiviso.
«NON SI TORNA INDIETRO»
«Sarà innanzitutto un punto di ascolto, una casa aperta a tutti i cittadini - sottolinea Nicolò Rocco, responsabile della coalizione - rispecchia la nostra idea di città: vogliamo vincere le elezioni non per distruggere quello che odiamo, ma per difendere ciò che amiamo». Davanti ad una delegazione dei 160 candidati delle sue liste, assessori, consiglieri di maggioranza e simpatizzanti vari, Manildo scandisce i leit-motiv del secondo tempo della svolta impressa a Treviso («La nostra città non può tornare indietro: è una soddisfazione che i cinque anni della nostra amministrazione siano paragonati con i vent'anni precedenti, vuol dire che in poco tempo abbiamo fatto molto»), cita San Francesco («Fai il necessario, parti con il possibile, arrivi all'impossibile»), parafrasa il celebre film Il gladiatore («Al mio segnale scatenate il cambiamento»). Poi brindisi e panini alla porchetta. Anche questo è ridare vita ad un buco nero.
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci