ULTRA TRAIL
TREVISO Settantadue chilometri, 4600 metri di dislivello, centinaia

Lunedì 27 Novembre 2017
ULTRA TRAIL
TREVISO Settantadue chilometri, 4600 metri di dislivello, centinaia di volontari in campo. Numeri da capogiro per descrivere una gara che negli ultimi anni sta richiamando atleti da tutta Europa per correre sul filo di cresta della dorsale prealpina, a cavallo tra le province di Belluno e Treviso, da Segusino al Fadalto di Vittorio Veneto. È il Gran Raid delle Prealpi Trevigiane, una corsa in montagna, più propriamente ultra trail secondo i canoni che disciplinano le gare di lunga durata sulle vette. Otto ore o poco più per l'atleta che taglia per primo il traguardo, 18 per l'ultimo che arriva a notte fonda. Una sfida di elevato livello tecnico, omologata nel circuito internazionale Itra. Settima edizione il 20 maggio 2018.
I TRE TRACCIATI
Quello che percorreranno gli atleti è uno dei simboli della storia rurale del Veneto. Una piccola catena montuosa che nasconde, cultura e parlate differenti. In una manciata di ore si passerà dalle dolci alture di Valdobbiadene per infilarsi nei sentieri selvaggi di Miane e Cison, fino ad arrivare sugli ampi pascoli alle pendici del Col Visentin. Previste tre versioni: gara lunga, di 72 km con 4600 m di dislivello positivo (tecnicamente detto D+), con partenza da Segusino e arrivo ai Laghi Blu sul Fadalto. Sullo stesso tracciato è offerta la versione a staffetta con passaggio del testimone al Passo San Boldo (39 km 2600 D+ 33 km 2000 D+), mentre per chi non se la sente di affrontare una simile avventura, è proposta la mezza, di 25 km con 1700 m D+, disegnata attorno al Col Visentin. Ci saranno alcune modifiche ai tracciati rispetto alle precedenti edizioni, in particolare nell'area di Salvedella, del Monte Prenduòl, del Col di Varnàda, del Monte Canidi, e nell'area del Col Visentin. Da pochi giorni è online un nuovo video realizzato con drone, action camera e grafica animata 3D che descrive il tracciato, così gli atleti potranno avere un assaggio delle emozioni che vivranno in gara.
I SENTIERI
Il Gran Raid risolve, almeno in parte, anche l'eterno problema della cura dei sentieri perché i decespugliatori saranno in azione per tagliare l'erba grazie all'opera di decine di volontari. A Segusino è previsto il rifacimento dello storico Trodo de le Acque, come spiega la sindaca Gloria Paulon: «Abbiamo stanziato dei fondi per il ripristino dell'antico sentiero che conduce a Stramare ed è proprio una bella occasione quella del Gran Raid, perché si aggiungeranno altri volontari a ripulire da rovi ed erbacce i percorsi».
I FAVORITI
Luciano Meneghel, Alessio Camilli, Stefano Burlon, Federica Boifava, Silvia Rampazzo, Angela De Poi, Silvia Serafini, sono solo alcuni dei top runner che hanno vinto la gara nelle varie specialità. Tra gli affezionati dell'ultra trail, c'è anche Ivan Geronazzo che non si è perso nessuna edizione, tranne quella del 2015 a causa dei concomitanti mondiali in Francia. E tutte le volte si è guadagnato il gradino più alto del podio. L'atleta valdobbiadenese è già con la mente su quella che rappresenta la sua gara di casa. Per l'edizione 2018 si aspetta atleti sempre più forti con cui misurarsi, Mirko Miotto tanto per citarne uno, ma anche Christian Insam e Peter Kienzl che proprio quest'anno gli hanno dato filo da torcere. Tra le donne, è Cristiana Follador la vincitrice dell'edizione 2017. Se si ripresenterà, sarà l'avversaria più temibile.
Giovanni Carraro
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