Uberti: «Vaccino obbligatorio anche per tutti gli insegnanti»

Mercoledì 21 Luglio 2021
Uberti: «Vaccino obbligatorio anche per tutti gli insegnanti»
LA PROPOSTA
PAESE «Il vaccino contro il coronavirus dovrebbe essere obbligatorio per gli insegnanti. Il personale sanitario è in prima linea. Ma anche i docenti sono molto esposti. E allo stesso modo dovrebbe essere obbligatorio per i dipendenti pubblici che hanno contatti con molte persone. È una posizione personale che mi sento di esprimere prima di tutto per il bene dei diretti interessati». A parlare è Katia Uberti, sindaco della Lega di Paese, il comune che ospita il più grande istituto comprensivo del Veneto. In questi giorni l'Usl della Marca si sta confrontando con l'ufficio scolastico di Treviso per definire delle corsie preferenziali nei centri vaccinali dedicate alle circa 1.200 persone tra insegnanti e addetti delle scuole del trevigiano che non si sono ancora sottoposte all'iniezione anti-Covid. Una decisione presa anche alla luce della scarsa adesione alla vaccinazione tra i ragazzi con età compresa tra i 12 e i 19 anni.
I NODI
«Ma ci sono anche le elementari puntualizza il sindaco con alunni sotto i 12 anni che non possono essere vaccinati». La questione è allo studio del comitato tecnico scientifico nazionale. Ad oggi c'è l'obbligo vaccinale solo per il personale sanitario: medici, infermieri, oss, farmacisti e così via. Uberti, dal canto proprio, lo estenderebbe subito al personale delle scuole, come a chi lavora negli uffici pubblici. «Al fine di garantire un ritorno in presenza a scuola sereno e stabile, il governo e le istituzioni hanno il dovere di stabilire una linea netta nel rispetto della libertà di ciascuno, ma prima di tutto nell'interesse dei nostri ragazzi, che devono poter ritrovare nella scuola le relazioni, la socialità e la voglia di stare insieme spiega il primo cittadino se questa nuova variante Delta determina, come appare, solo in misura minima ospedalizzazione, allora bisogna ripensare assolutamente le misure di contenimento da applicare. Se per i vaccini non c'è l'obbligo, mi chiedo se la libertà di un singolo renda accettabile esporsi a rischi maggiori in un contesto come la scuola. Il concetto di libertà va salvaguardato alla luce di responsabilità e rispetto reciproco».
IL DATO
Il sindaco di Paese punta il dito contro il fatto che ad oggi a livello nazionale il 15% del personale scolastico risulta ancora non vaccinato. Nella Marca la percentuale scende all'8%, almeno per quanto riguarda la prima dose. Ma la sostanza non cambia. «La nostra Costituzione consente al legislatore di prevedere un obbligo vaccinale: l'articolo 32 tutela la salute non solo come diritto fondamentale del singolo ma altresì come interesse della collettività, e permette di imporre un trattamento sanitario se diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri conclude Uberti citando una sentenza del 2018 della Corte Costituzionale libertà sì quindi, ma non libertà che comprima la libertà di altri o li metta a rischio, tanto meno i nostri ragazzi».
M. F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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