Truffa delle torri fantasma a Jesolo Mia Re fallita

Sabato 10 Aprile 2021
Truffa delle torri fantasma a Jesolo Mia Re fallita
LA SENTENZA
JESOLO Dichiarazione di fallimento per la Mia Re Srl, la società collegata alla realizzazione della Cross Lam Tower, la torre in legno di 14 piani che doveva sorgere in un lotto di via don Guerrino Bertolin a Jesolo. Ma anche alla Greenery Residence, la palazzina che doveva essere costruita a ridosso di piazza Drago. Entrambi gli edifici non sono mai stati realizzati, nonostante le cospicue caparre versate dagli acquirenti. Per questo alcuni clienti, attraverso i loro legali, hanno presentato un'istanza di fallimento nei confronti della società che a sua volta ha presentato richiesta di ammissione al concordato fallimentare, con successiva domanda di proroga per i termini previsti.
LA DECISIONE
Il tribunale di Treviso ha dichiarato il fallimento della società, ordinando alla stessa di depositare entro tre giorni i bilanci, le scritture contabili e fiscali obbligatorie assieme all'elenco dei creditori. La stessa sorte lo scorso gennaio era toccata alla Urban Bio srl, la società di Padova che nel novembre del 2018 al teatro Vivaldi aveva presentato il progetto legato alla realizzazione della torre di legno, un progetto avveniristico che doveva proiettare la città in una nuova dimensione di bio-edilizia. E invece l'intervento è rimasto nel cassetto, con una lunga serie di conseguenze legali, compreso il contenzioso tra i proprietari del lotto in cui doveva sorgere la torre e i rappresentanti delle due società che non hanno mai perfezionato l'acquisto del terreno stesso. Nella sentenza è stato inoltre evidenziato anche l'omesso versamento di 8mila euro disposto come fondo spese nella procedura di concordato preventivo. Il tribunale ha quindi disposto il termine di 30 giorni per la domanda di insinuazione, fissando per il 21 settembre l'esame dello stato passivo davanti al giudice.
LA VICENDA
Da ricordare che a metà marzo la Guardia di finanza ha eseguito un sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per 730mila euro. Due gli indagati dell'operazione, Fabio Bordin e Sonia Miatton, rispettivamente 55 e 57 anni, marito e moglie, residenti a Treviso. Le indagini svolte dagli uomini della Gdf di Jesolo hanno permesso di accertare utilizzo di polizze fideiussorie nella maggior parte dei casi, contraffatte, a garanzia di quanto versato dagli acquirenti alla stipula dei preliminari di vendita degli appartamenti, nonché il riciclaggio di parte delle somme riscosse. La notizia del fallimento è stata accolta una forte amarezza dagli acquirenti: «È come se ci avessero venduto la fontana di Trevi è il commento di alcuni dei truffati però con questa decisione del tribunale altre persone non vivranno le nostre disavventure. Ci auguriamo che ora vengano avviate ulteriori indagini per capire che fine hanno fatto i nostri soldi».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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