TREVISO
Tende attrezzate davanti agli ospedali della Marca per affrontare l'emergenza

Giovedì 27 Febbraio 2020
TREVISO Tende attrezzate davanti agli ospedali della Marca per affrontare l'emergenza
TREVISO
Tende attrezzate davanti agli ospedali della Marca per affrontare l'emergenza legata al nuovo coronavirus con tutte le forze disponibili. Sono state montate ieri dagli uomini della Protezione civile. Complessivamente ce ne sono sette: due sono state piazzate davanti all'ingresso principale del Ca' Foncello di Treviso e una per ogni ospedale a Conegliano, Vittorio Veneto, Montebelluna e Castelfranco. Nelle prossime ore, infine, ne verrà installata una anche a Oderzo. Le strutture verranno rese operative nel momento in cui dovesse rivelarsi indispensabile effettuare screening e triage rapidi usando dei locali differenziati per scongiurare il rischio che persone potenzialmente colpite dal nuovo coronavirus possano contagiare altri pazienti accedendo ai pronto soccorso generici degli ospedali trevigiani, che in questo periodo proprio a causa dell'emergenza hanno visto drasticamente calare l'affollamento delle sale d'attesa.
VALVOLA DI SFOGO
«Le tende specificamente attrezzate possono essere estremamente utili per molte necessità -fa il punto il governatore Luca Zaia- le mettiamo in campo, prevedendo anche il peggio, per fungere da polmone di sfogo in caso di arrivo di molti pazienti». Sono pronte in particolare per essere usate per ampliare il triage, l'accettazione dei pazienti che si rivolgono al pronto soccorso, e per svolgere attività di raccolta dei tamponi di controllo proprio per quanto riguarda il nuovo coronavirus, che da qui potranno essere direttamente inviati al centro di Microbiologia dell'ospedale di Treviso. «Lo scopo è di alleggerire, almeno in parte, la pressione sulle strutture ospedaliere interne -specifica Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità- evitando di intasare i reparti di Pronto soccorso e di Malattie infettive per attività non direttamente connesse alle loro specificità».
VENTAGLIO DI SCENARI
Ieri le operazioni di montaggio delle tende pneumatiche hanno subito attratto l'attenzione delle persone che si recavano in ospedale. Ma va sottolineato che le strutture provvisorie in questione verranno rese operative solamente in caso di reale necessità. Oltre a tutti gli scongiuri possibili, il primo obiettivo davanti a un'emergenza sanitaria del genere è quello di non farsi mai trovare impreparati, nemmeno davanti agli scenari peggiori, fermo restando che tutti sperano che non si arrivi a tanto.
LA PROTEZIONE CIVILE
«Si tratta di una predisposizione preventiva -sottolinea Gianpaolo Bottacin, assessore regionale alla Protezione civile- allo stato attuale, le tende vengono montate e tenute chiuse. Ci auguriamo che non debbano essere utilizzate, ma sono appositamente predisposte nel caso si creassero situazioni di particolare necessità in cui è necessario garantire un percorso di screening e triage rapido, parallelo e separato dagli altri utenti, a ulteriori pazienti che si presentassero presso gli ospedali con sintomi riconducibili all'infezione da coronavirus». «Per comprensibili ragioni di praticità e comunicazione, sono tutte collocate attigue alle strutture sanitarie -conclude Bottacin- esprimo un grazie a tutti coloro hanno lavorato in questo sforzo, portato a termine con celerità e professionalità, come sempre. Ancora una volta la macchina della Protezione civile veneta si è dimostrata efficiente». (mf)
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