Treviso si candida a città Erasmus

Mercoledì 12 Dicembre 2018
IL BANDO
TREVISO La ricognizione del Comune sull'interesse suscitato dal progetto Treviso Erasmus si è conclusa positivamente: un soggetto, la Cooperativa sociale onlus Centro servizi associati di San Vendemiano, si è fatto avanti dimostrando la propria disponibilità ad affiancare Ca' Sugana in questo percorso, che potrebbe portare la città ad accogliere e ospitare, in centro e nei quartieri, fino a 200 universitari provenienti da tutta Europa e dai Paesi extra Ue che aderiscono al programma di mobilità studentesca avviato nel 1987 su spinta di uno dei padri dell'Europa unita, il presidente francese Francois Mitterrand.
LA PROCEDURA
L'obiettivo della manifestazione di interesse avviata dal Comune era quello di trovare uno o più partner interessati a partecipare al progetto. E il primo passaggio è stato superato con successo, visto che ad accompagnare Treviso, le due università presenti in città, Bo di Padova e Ca' Foscari di Venezia, verso il raggiungimento di questo obiettivo, sarà la cooperativa di San Vendemiano, che ha già alle spalle diverse esperienze analoghe. «Seguendo il nostro programma elettorale commenta l'assessore Alessandro Manera, che segue non solo Ambiente, ma anche Smart City e Fondi Europei abbiamo attivato questa procedura. È un lavoro importante, che ci dà una chiave europea, una prospettiva a lungo termine e speriamo porti molti studenti stranieri in città». Chiusi i termini per la manifestazione di interesse, si procederà, entro un paio di mesi, alla rifinitura del bando che sarà poi sottoposto all'esame dell'Europa. Ma già settimana prossima cominceranno gli incontri di coordinamento tra l'ufficio politiche comunitarie del Comune di Treviso e i referenti degli altri enti coinvolti per definire il progetto, da presentare all'Europa entro una precisa scadenza, fissata per il 5 febbraio.
SCAMBI CULTURALI
A coordinare il progetto, come detto, il Comune, con il supporto dei due atenei che il capoluogo ospita, che hanno accettato questa sfida, dicono da Ca' Sugana, con grande entusiasmo. «La finalità dell'azione proseguono dal palazzo municipale sarà di dare la possibilità ai giovani che studiano nelle sedi universitarie trevigiane di fare esperienze internazionali per acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro, e dall'altro lato di portare a Treviso studenti di università europee che per sei mesi seguiranno i corsi nei poli trevigiani e vivranno la città». Gli studenti potranno seguire nelle sedi universitarie di Treviso corsi standard, nella loro lingua madre, inglese e spagnolo, e farli quindi valere ai fini del conseguimento della laurea.
GLI OBIETTIVI
«Cogliendo l'opportunità del bando Erasmus Plus sottolinea Manera si vuole rafforzare e valorizzare il ruolo della città di Treviso come polo di istruzione e far conoscere l'identità, la bellezze e le specificità locali, promuovendo tutto il territorio». Un'importante vetrina. E questo anche grazie a un preciso obiettivo che l'amministrazione guidata da Mario Conte si è data: mettere a disposizione degli studenti stranieri alloggi non solo in centro storico, ma anche nei quartieri. Così da contribuire con la loro presenza a svecchiare e rivitalizzare anche questi ultimi, così come solo la presenza di giovani può fare. Partendo dal presupposto che possano scegliere Treviso fino a 200 giovani, nei quartieri periferici potrebbero essere riservati agli studenti universitari una cinquantina di posti. Anche questo va nella direzione di far beneficiare l'intero territorio comunale delle iniziative intraprese dal Comune, non solo il salotto buono della città.
Lina Paronetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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