TREVISO Mercoledì pomeriggio il caso Contarina arriva in commissione e, finalmente, verrà presa in esame la relazione del 2015 con cui gli uffici comunali del verde mettevano in discussione l'economicità delle tariffe applicate per la gestione del verde. Un documento accurato, ricco di raffronti e con un giudizio non molto lusinghiero del contratto firmato nel 2013 dalla giunta Manildo con la società partecipata. A volere un confronto in commissione sono stati i consiglieri Davide Acampora e Alessandro Gnocchi, a dir poco stupiti che un parere di questo tipo sia stato ignorato o non tenuto in considerazione.
Alla riunione di mercoledì, convocata dalla presidente della commissione Lavori Pubblici Antonella Tocchetto, parteciperanno assessori, dirigenti comunali e i rappresentanti di Contarina e del Priula. Non mancheranno le domande a la richiesta di spiegazione. L'appalto del verde pubblico, che vale circa due milioni di euro, è un tema molto caldo a Ca' Sugana. In questi mesi si sta infatti discutendo del rinnovo dell'incarico a Contarina, si parla di un accordo decennale ma con un più ampio spettro di attività, e della realizzazione di un regolamento per il verde, che dovrebbe dividere nettamente i compiti e i doveri dell'amministrazione da quelli della società incaricata dell'appalto. Acampora e Gnocchi, alla luce del parere degli uffici, non vorrebbero un affidamento diretto a Contarina (cosa consentita dalla normativa), ma una gara d'appalto in piena regola.
Alla riunione di mercoledì, convocata dalla presidente della commissione Lavori Pubblici Antonella Tocchetto, parteciperanno assessori, dirigenti comunali e i rappresentanti di Contarina e del Priula. Non mancheranno le domande a la richiesta di spiegazione. L'appalto del verde pubblico, che vale circa due milioni di euro, è un tema molto caldo a Ca' Sugana. In questi mesi si sta infatti discutendo del rinnovo dell'incarico a Contarina, si parla di un accordo decennale ma con un più ampio spettro di attività, e della realizzazione di un regolamento per il verde, che dovrebbe dividere nettamente i compiti e i doveri dell'amministrazione da quelli della società incaricata dell'appalto. Acampora e Gnocchi, alla luce del parere degli uffici, non vorrebbero un affidamento diretto a Contarina (cosa consentita dalla normativa), ma una gara d'appalto in piena regola.
