Traumi e fratture ora si curano solo a Montebelluna

Domenica 23 Giugno 2019
Traumi e fratture ora si curano solo a Montebelluna
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MONTEBELLUNA Dal primo settembre i cittadini che si presenteranno al pronto soccorso di Castelfranco per un braccio rotto o per qualsiasi altra frattura verranno mandati nell'ospedale di Montebelluna. O in quello di Camposampiero, gestito dall'Usl Euganea, con la quale si sta chiudendo un accordo in modo che arrivino direttamente qui tutte le ambulanze che soccorrono persone con politraumi tra Castelfranco e Resana. Lo spostamento dell'Ortopedia è stato inevitabile per far posto allo Iov nella struttura del San Giacomo. «L'ospedale di Montebelluna è stato individuato come centro traumi di zona sottolinea Benazzi tutti gli ospedali su due gambe funziona così. Come a Castelfranco e Montebelluna, anche a Conegliano e Vittorio Veneto non ci sono le stesse specialità». Per ridurre i disagi, i Comuni di Castelfranco e Montebelluna hanno annunciato l'attivazione di un servizio di bus navetta tra i due ospedali.
Per far fronte al maggiore carico di lavoro, l'Ortopedia di Montebelluna verrà potenziata. Il reparto passerà da 35 a 40 posti letto. E la sala gessi verrà raddoppiata. «In più, abbiamo avviato un nuovo concorso con l'azienda Zero per assumere altri ortopedici», specifica il direttore generale dell'Usl. Si dovrà fare riferimento a Montebelluna anche per la Pneumologia e l'Otorinolaringoiatria. A Castelfranco, invece, verrà incrementata l'attività dell'area medica. La Cardiologia interventistica con emodinamica passerà da 16 a 20 posti letto. La Neurologia, con specializzazione nella cura degli Ictus, ne conterà due in più: da 20 a 22. La Medicina generale passerà da 76 a 80 posti letto. Il punto nascite del San Giacomo è stato confermato in pieno.
L'unità di Ginecologia e ostetricia potrà contare su 20 posti letto. Inoltre ci saranno due unità che prima non c'erano: la Patologia neonatale avrà tre posti letto e la Pediatria sette. All'ottavo piano dell'ospedale di Castelfranco funzionerà il nucleo di Chirurgia aggiunto nella versione definitiva delle schede ospedaliere: 15 posti letto per la chirurgia generale, seguiti dall'ospedale gemello di Montebelluna, e 5 per la vascolare, curati dal Ca' Foncello. Ma solo fino alla fine del 2020. A quel punto si tireranno le somme verificando se saranno indispensabili oppure no. All'undicesimo piano, infine, troverà posto l'ospedale di comunità dell'Usl. I lavori per allestirlo inizieranno tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo. Avrà 30 letti. Sarà tra i più grandi della Marca. Si tratta di una struttura intermedia che accoglierà i pazienti che dopo un periodo di ricovero si sono messi alle spalle un problema di salute acuto ma che non sono ancora in grado di far ritorno a casa. Le persone, in particolare gli anziani, potranno restare qui per 30 giorni. Per un periodo più lungo era previsto il pagamento di una quota. Ma alla fine non sarà così.
M.F.
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