Tornano a brillare al Bailo due opere del futurista Funi

Giovedì 24 Settembre 2020
IL RESTAURO
TREVISO Il museo Bailo potrà vantare tra le sue collezioni due nuove opere che, dopo un lungo e delicatissimo lavoro di restauro, sono recentemente tornate al loro originario splendore. Si tratta di due raffigurazioni allegoriche realizzate dal ferrarese Achille Funi, uno tra i più noti artisti del movimento futurista italiano del Novecento. Il Pitagora e il Guerriero, dopo anni all'interno degli uffici comunali, sono stati sottoposti a un'opera di recupero portata a termine nelle scorse settimane e sono ora in attesa di essere esposti al Bailo con l'esposizione permanente che presto troverà posto nella nuova ala in attesa di inaugurazione.
I SOGGETTI
I due dipinti sono opera del Funi, eclettico architetto, scenografo, scultore nonché esponente di spicco della corrente futurista, teorico del recupero dell'affresco e della pittura su muro. Le due opere risalgono agli anni Trenta del secolo scorso e negli anni Cinquanta approdarono nella Marca grazie ai celebri collezionisti Maria Calzavara e Natale Mazzolà che li ricevettero dall'artista. Lo testimonia la dedica autografa del pittore a Mazzolà datata 1956, anno della cessione. Negli anni Settanta la coppia li cedette poi ai Musei civici. Ciascuna tavola riporta una figura allegorica con i tratti del viso del pittore Achille Funi che, tanto nel Pitagora quanto nel Guerriero, inserì il suo ritratto. Realizzati su carta, negli anni trascorsi all'interno del municipio i due quadri hanno patito un progressivo deterioramento dovuto agli agenti ambientali. In particolare sono stati attaccati da alcuni parassiti e i supporti su cui erano fissati hanno patito una forte acidificazione.
IL RECUPERO
Grazie alla campagna di conservazione del patrimonio artistico dei Musei Civici e alla sponsorizzazione dell'associazione Treviso Ricerca Arte nell'ambito del progetto Re.Use e di una apposita raccolta fondi, è stato possibile avviare il restauro. Ogni fase è stata vagliata dalla Soprintendenza, a partire dalle numerose analisi preliminari eseguite sulle opere per determinarne con assoluta esattezza la composizione e lo stato di conservazione, in modo da rispettare massimamente il loro essere originario da riportare il luce. I lavori sono stati affidati alla restauratrice padovana Miriam Rampazzo, specializzata in interventi su opere su carta, e dal Laboratorio degli angeli di Bologna.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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