Tbc, i test anche in seconda media

Sabato 6 Aprile 2019
Tbc, i test anche in seconda media
MOTTA
Due ragazzi di prima media sono risultati positivi al test che indica l'avvenuto contatto con il bacillo responsabile della tubercolosi. E ora la task force allestita dall'Usl della Marca valuterà assieme all'Istituto superiore di sanità la possibilità di sottoporre a screening anche tutti gli studenti di seconda media, per massima precauzione, usciti dalla scuola elementare di Motta nel giugno del 2017. Vuol dire un altro centinaio di ragazzi.
È quanto emerge dopo la lettura dei test condotti martedì sui ragazzi della prima media. I controlli sono stati eseguiti su 89 studenti (tre sono risultati assenti) che nello scorso anno scolastico hanno frequentato l'elementare dove il focolaio di tubercolosi partito da una maestra ha fatto registrare dieci contagi: due insegnanti e otto bambini, tutti sottoposti a terapia multi-farmacologica.
LA CONFERMA
«I risultati dei test orientano verso la conferma dell'infettività della maestra caso indice anche nel corso del 2018 spiegano dall'Usl la settimana prossima l'equipe di specialisti dell'azienda sanitaria, dedicata alla gestione del focolaio epidemico, affiancata dall'Istituto superiore di sanità, valuterà l'ipotesi di sottoporre a test Mantoux, precauzionalmente, anche gli alunni usciti dalla primaria di Motta nel giugno 2017».La positività all'esame preliminare non significa in modo automatico che anche i due ragazzi di prima media abbiano sviluppato la malattia. Il test viene eseguito attraverso una puntura sul braccio che permette solo di evidenziare se si è entrati in contatto con il bacillo di Koch, agente infettivo responsabile della malattia. Per loro adesso scattano esami più approfonditi: dalla radiografia al torace all'analisi dei succhi gastrici. Solamente da questi potrà arrivare una diagnosi certa.
Hanno avuto invece esito negativo gli altri controlli eseguiti su cinque componenti del seggio elettorale che nel giugno del 2018 era stato presieduto dalla maestra in questione e su quattro insegnanti in servizio l'anno scorso nella stessa elementare di Motta.
CONTATTO CON IL BACILLO
Nell'ultimo mese l'Usl ha portato avanti un piano di controlli a cerchi concentrici. Il contatto con il bacillo è stato evidenziato nel 95% dei bambini che frequentavano la classe delle elementari dove insegnava regolarmente la maestra dalla quale sarebbe partito il focolaio epidemico. In un'altra classe dove la stessa docente copriva solo qualche ora a settimana la positività è scesa al 12%. Nell'intera scuola elementare, come confermato dai controlli eseguiti su tutti e 400 gli alunni, si è arrivati al 3% di positività. In prima media si è scesi sotto tale percentuale. Ma non si è ancora arrivati allo zero. Ecco perché l'Usl ora potrebbe andare a controllare anche i ragazzi di seconda media.
LA PREOCCUPAZIONE
Intanto questa mattina al palazzetto dello sport si farà il punto della situazione con Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità. Visti gli oltre 500 partecipanti alla prima riunione di un paio di settimane fa, facile prevedere il pienone anche oggi. Oltre ai genitori della scuola elementare dopo i due casi positivi al Mantoux segnalati ieri anche alla scuola media, ci saranno molti genitori di questo secondo plesso. Per venire incontro alle esigenze dei genitori, martedì l'Usl ha aperto uno sportello a scuola per rispondere a dubbi e domande. «Saremo presenti per capire e renderci conto di persona della situazione» spiega uno dei genitori che parteciperà questa mattina all'incontro. «Ho parlato con altri papà e mamme e sono tutti preoccupati. Chiederemo informazioni per capire come mai alcuni bambini hanno avuto l'infezione nonostante un tempo di contatto relativamente ridotto con il cosiddetto caso indice, ossia la maestra da cui sarebbe partito tutto». Porterete i vostri figli a scuola? «Io sì e non vedo perché non dovrei. Certo, tra tanti di noi rimane apprensione perché a maggio è in programma un secondo test Mantoux per scolari, insegnanti e lavoratori della scuola. E tra di noi c'è chi chiederà la possibilità di controlli medici periodici».
Mauro Favaro
Gianadrea Rorato
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci