SUSEGANA
Le ricerche sono finite. E la peggiore delle ipotesi ha trovato conferma.

Domenica 14 Marzo 2021
SUSEGANA Le ricerche sono finite. E la peggiore delle ipotesi ha trovato conferma.
SUSEGANA
Le ricerche sono finite. E la peggiore delle ipotesi ha trovato conferma. La 21enne scomparsa giovedì da Sovilla di Nervesa della Battaglia è morta nelle acque del fiume, come aveva preannunciato nel terribile biglietto trovato a casa dai suoi familiari. Alle 10 di ieri i volontari della Protezione civile che da giovedì stavano setacciando il Piave hanno avvistato una figura impigliata tra i rami all'altezza della terza arcata del ponte, nel comune di Susegana. A far temere che l'esito sarebbe stato questo era stato un giubbotto, ritrovato venerdì pomeriggio a cento metri dalla diga di Nervesa lungo le sponde del canale. Per tutta la mattina dal ponte e lungo il greto si sono svolte le lunghe e complesse operazioni di recupero, con il traffico costretto al senso unico e alcuni momenti di chiusura completa della strada.
IL RITROVAMENTO
Ieri mattina verso le 9, al Coc di Nervesa dove era allestita la stazione mobile dei vigili del fuoco, la famiglia aveva cercato di fornire gli ultimi dati utili per le ricerche. Anche ricostruendo un anno molto difficile per la givane di origine messicana, in cui già erano maturati propositi suicidi. Da giovedì sera volontari della Protezione civile, carabinieri, polizia locale, sommozzatori, vigili del fuoco e unità cinofile hanno battuto a tappeto l'area: 80 persone più due droni in sorvolo. Dopo il recupero venerdì pomeriggio di un giubbino e alcuni effetti personali riconosciuti dalla famiglia, le ricerche si sono concentrate sul Piave. Ieri mattina grazie ai droni è stata avvistata una sagoma in acqua, compatibile con un corpo nella zona di Ponte della Priula. Le successive operazioni coordinate dal ponte e condotte dalla sponda e nel fiume hanno permesso di individuare il corpo ed è scattato l'intervento di recupero. All'altezza del ponte è stato istituto il senso unico di marcia con un'inevitabile concentrazione di traffico. Le operazioni di recupero sono terminate intorno alle 12. La famiglia è rimasta a Sovilla in attesa, insieme a una pattuglia dei carabinieri. Sul posto è intervenuto il comandante della compagnia di Montebelluna, Gabriele Favero, con le pattuglie che hanno cercato di drenare il traffico intensissimo che si è coagulato lungo la Pontebbana, anche a causa dei curiosi che hanno affollato l'argine del Piave.
IL CORDOGLIO
«Mi dispiace tantissimo per la famiglia, perdere un figlio è devastante ha commentato il sindaco Nervesa, Fabio Vettori, intervenuto durante il recupero del corpo. Non ho ancora sentito la mamma, valuteremo cosa è opportuno fare, non desideriamo essere invadenti in un momento così delicato. Cosa passa per la mente in queste circostanze è una cosa che non possiamo comprendere. Mi auguro che la madre riesca a superare questa tragedia anche per il bene della figlia minore». La ragazza, che abitava con la madre, la sorella e il padre adottivo. Da tempo stava affrontando un periodo molto complesso dal punto di vista psicologico, tanto che aveva tagliato i rapporti sociali e complice la pandemia si era chiusa in sé stessa. Un anno fa c'era stato un altro momento drammatico, che però sembrava superato. Giovedì invece la 21enne ha fatto perdere le sue tracce. A casa ha lasciato un biglietto. E durante la giornata ha inviato diversi messaggi ai familiari per spiegare la volontà di compiere un gesto definitivo. Pare tuttavia che l'ultimo messaggio fosse tale da lasciare un'ultima flebile speranza. Infranta però contro le arcate del ponte tra i flutti gelidi del Piave.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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