Superbonus, ora la Finanza setaccia le nuove partite Iva

Lunedì 29 Novembre 2021
LE INDAGINI
TREVISO Superbonus, la Guardia di Finanza di Treviso indaga per scovare altri furbetti, passando al setaccio le partite Iva aperte durante i mesi di lockdown. Nei giorni scorsi è scoppiato il caso Sgai, il consorzio napoletano che ha fatto da general contractor con decine di trevigiani senza mai avviare i lavori di ristrutturazione, a fronte di una cessione anticipata del credito d'imposta. Il presidente Roberto Galloro è finito in carcere insieme ad altre 22 persone e l'operazione della Finanza coordinata dalla Procura di Aosta ha portato anche al sequestro di 41 milioni di euro. Mentre decine di clienti trevigiani sono pronti a far scattare la querela per i cantieri fantasma, non solo a carico del consorzio Sgal ma anche ad altri consorzi operanti a Treviso, dove pure hanno sede, le Fiamme gialle della Marca continuano a tenere gli occhi puntati sulle società.
AL SETACCIO
Si va a caccia di profili sospetti. E di falsi lavori: risistemazioni di facciate ristrutturazioni, nuovi cappotti energetici che figurano soltanto sulla carta ma che in realtà non sono mai stati eseguiti. «Attraverso un software controlliamo a tappeto le nuove partite Iva - spiega il colonnello Francesco De Giacomo, comandante provinciale della Guardia di Finanza - Analizziamo le banche dati, cercando gli indicatori di rischio relativi a imprese che vengono costituite e all'improvviso vedono esplodere il proprio fatturato pur non avendo i dipendenti, le attrezzature né la struttura per raggiungere quei numeri». Di fronte a profili come questo suona dunque il campanello d'allarme e scattano ulteriori accertamenti per capire se dietro ci sono meccanismi fraudolenti ai danni dello Stato. A breve le indagini delle Fiamme gialle potrebbero chiudere il cerchio su altri furbetti del Superbonus.
CONTRATTI CAPESTRO
Tornando al caso Sgai e ai trevigiani, i cittadini hanno firmato «contratti capestro, senza alcuna tutela del committente - spiega l'avvocato Maria Bruschi, che sta assistendo questi cittadini -. Qualcuno ha pure visto montare i ponteggi, ma poi il cantiere non è mai andato avanti. Abbiamo inviato le diffide, ma non ci è mai arrivata una risposta. Quindi abbiamo predisposto le querele».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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