CASTELFRANCO
L'emblema del Natale in tempo di pandemia è la stanza degli abbracci. Non più pranzi e cene con tavolate chilometriche, anche in queste feste il potere dell'abbraccio è sopra ogni cosa. E lo è ancor di più se a stringerti è una persona nuova, che non avevi mai incontrato prima e che oggi, abbracciare per strada sarebbe impossibile. È successo al centro anziani Domenico Sartor dove, grazie alla stanza degli abbracci, una ballerina ha potuto stringere forte un'anziana ospite attraverso una sottile ma resistente pellicola, annientando così quelle distanze che soprattutto nei periodi di festa si fanno sentire ancora più forti. Un regalo di Natale inaspettato per gli ospiti della struttura che qualche giorno fa hanno potuto godere in sicurezza di uno spettacolo di danza degli allievi della Cinderella School of Ballet sulla falsa riga del programma Rai Ballando con le stelle. Non è mancata nemmeno la giuria fatta dai vertici del Centro anziani con il presidente Maurizio Trento e la direttrice Elisabetta Barbato, per il Comune la vicesindaca Marica Galante e il presidente del comitato famigliari del Sartor, Luciano Campagnolo. Il tutto si è svolto nel pieno rispetto del protocollo di contenimento del Covid 19 con i controlli all'ingresso per tutti gli esterni che sono stati tenuti separati dagli ospiti grazie al cubo trasparente costruito a inizio pandemia nel salone.
L'EMOZIONE
Proprio questa grande stanza dai vetri trasparenti, ha permesso agli ospiti di vedere le esibizioni dei ballerini. «Uno spettacolo davvero emozionante che abbiamo voluto regalare ai nostri ospiti spiega la direttrice Elisabetta Barbato La scuola di danza ci ha regalato una performance di musica, passi eleganti e ritmati. Anche se i nostri ospiti erano al sicuro nella Stanza degli Abbracci, al di là del vetro, abbiamo visto come la danza non conosca barriere e riconosciuto in tutto e per tutto la sua capacità terapeutica, grazie alla gioia regalata ai nostri ospiti. L'aumento dei contagi preoccupa ma dobbiamo restare forti e non far mancare l'affetto ai nostri anziani».
L'INCONTRO
Tra i momenti più emozionanti, oltre alle esibizioni che la giuria ha votato alzando sempre le palette dei dieci tra gli applausi degli anziani, gli abbracci. Dopo aver finito di ballare, gli allievi sono entrati nella stanza degli abbracci costruita nel novembre del 2020, hanno inserito le proprie braccia nei manicotti del leggero strato plastico che viene continuamente igienizzato e hanno stretto gli anziani dall'altra parte sentendone il calore pur non entrandone in contatto diretto. Un momento davvero toccante in questo tempo dove anche gli abbracci sono diventati cosa rara e soprattutto, da ponderare con attenzione per evitare il diffondersi del virus.
Lucia Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'emblema del Natale in tempo di pandemia è la stanza degli abbracci. Non più pranzi e cene con tavolate chilometriche, anche in queste feste il potere dell'abbraccio è sopra ogni cosa. E lo è ancor di più se a stringerti è una persona nuova, che non avevi mai incontrato prima e che oggi, abbracciare per strada sarebbe impossibile. È successo al centro anziani Domenico Sartor dove, grazie alla stanza degli abbracci, una ballerina ha potuto stringere forte un'anziana ospite attraverso una sottile ma resistente pellicola, annientando così quelle distanze che soprattutto nei periodi di festa si fanno sentire ancora più forti. Un regalo di Natale inaspettato per gli ospiti della struttura che qualche giorno fa hanno potuto godere in sicurezza di uno spettacolo di danza degli allievi della Cinderella School of Ballet sulla falsa riga del programma Rai Ballando con le stelle. Non è mancata nemmeno la giuria fatta dai vertici del Centro anziani con il presidente Maurizio Trento e la direttrice Elisabetta Barbato, per il Comune la vicesindaca Marica Galante e il presidente del comitato famigliari del Sartor, Luciano Campagnolo. Il tutto si è svolto nel pieno rispetto del protocollo di contenimento del Covid 19 con i controlli all'ingresso per tutti gli esterni che sono stati tenuti separati dagli ospiti grazie al cubo trasparente costruito a inizio pandemia nel salone.
L'EMOZIONE
Proprio questa grande stanza dai vetri trasparenti, ha permesso agli ospiti di vedere le esibizioni dei ballerini. «Uno spettacolo davvero emozionante che abbiamo voluto regalare ai nostri ospiti spiega la direttrice Elisabetta Barbato La scuola di danza ci ha regalato una performance di musica, passi eleganti e ritmati. Anche se i nostri ospiti erano al sicuro nella Stanza degli Abbracci, al di là del vetro, abbiamo visto come la danza non conosca barriere e riconosciuto in tutto e per tutto la sua capacità terapeutica, grazie alla gioia regalata ai nostri ospiti. L'aumento dei contagi preoccupa ma dobbiamo restare forti e non far mancare l'affetto ai nostri anziani».
L'INCONTRO
Tra i momenti più emozionanti, oltre alle esibizioni che la giuria ha votato alzando sempre le palette dei dieci tra gli applausi degli anziani, gli abbracci. Dopo aver finito di ballare, gli allievi sono entrati nella stanza degli abbracci costruita nel novembre del 2020, hanno inserito le proprie braccia nei manicotti del leggero strato plastico che viene continuamente igienizzato e hanno stretto gli anziani dall'altra parte sentendone il calore pur non entrandone in contatto diretto. Un momento davvero toccante in questo tempo dove anche gli abbracci sono diventati cosa rara e soprattutto, da ponderare con attenzione per evitare il diffondersi del virus.
Lucia Russo
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