Spariti 13mila euro di gioielli: è stata la colf

Venerdì 13 Ottobre 2017
Spariti 13mila euro di gioielli: è stata la colf
IL FURTO
TREVISO Per sbrigare le faccende domestiche, le pulizie, rassettare le stanze, aveva trovato una collaboratrice domestica di fiducia, utile per tenere in ordine la casa mentre lei era assente. Sembrava un'ottima idea per poter avere più tempo libero: si rivelerà purtroppo una scelta a dir poco nefasta. La donna delle pulizie ripuliva fin troppo bene la casa: oltre a passare il mocio, spolverare, lucidare, aspirare la polvere e debellare gli acari la donna faceva sparire preziosi e gioielli.
LE SPARIZIONI
Uno dopo l'altro, in più occasioni, i preziosi uscivano dai cassetti per sparire all'apparenza nel nulla. Potevano essere stati dei comuni ladri penetrati in casa durante l'assenza della padrona di casa. No, non erano stati loro. Che non fossero stati i soliti topi d'appartamento a compiere il misfatto ma che fosse la colf a farli sparire, per poi rivenderli, è stato chiarito da un'indagine-lampo dei carabinieri di Treviso che hanno inchiodato alle proprie responsabilità la ladra di turno che ora è stata denunciata e sarà chiamata a rispondere delle sue malefatte di fronte al giudice del tribunale di Treviso.
INSOSPETTABILE
La protagonista, in negativo, della vicenda, è una 67enne di Villorba. La donna, senza nessun precedente alle spalle, era stata incaricata all'inizio dell'estate di fare le pulizie all'interno dell'abitazione di un'insegnante trevigiana di 50 anni. Durante le ore di lavoro la donna aveva però il vizio di ripulire fin troppo bene le stanze: nell'arco di quattro mesi, da giugno a settembre, sarebbero stati trafugati preziosi per un valore di oltre 13mila euro. Un bel gruzzolo, altro che il denaro con cui le veniva pagato (comunque troppi alla luce di quanto sarà poi scoperto) il lavoro dalla docente.
INCASTRATA DAI COMPRO-ORO
La colf infedele è stata smascherata dai carabinieri di Treviso che hanno denunciato la donna che rivendeva i preziosi presso alcuni Compro-oro della Marca: cedeva anelli e collane in oro e in cambio riceveva contante. La vittima dei furti, sconcertata, ha scoperto gli ammanchi solo a fine mese e si è subito rivolta ai carabinieri di Treviso. Gli investigatori hanno incastrato la colf-ladra grazie alle fondamentali testimonianze dei Compro-oro in cui i gioielli erano stati rivenduti: è stato possibile, attraverso le ricevute delle cessioni ai negozi, ricostruire i vari furti messi a segno dalla 67enne. Non è stato chiarito dagli investigatori a cosa servissero i proventi di questa attività alla donna.
LA RACCOMANDAZIONE
Ai padroni di casa che desiderano assumere personale domestico si raccomanda che prendano provvedimenti e facciano la massima attenzione su dove vengono riposti preziosi e denaro. Non è sempre semplice, per chi rimane vittima di questo tipo di furti, riuscire mettere di fronte alle proprie responsabilità il ladro o la ladra di turno. A tradire la 67enne sono state prove schiaccianti, ovvero i documenti che per legge i negozi di Compro-oro devono redarre quando vengono ceduti gioielli in oro dai clienti. I carabinieri di Treviso hanno avuto, nell'ambito di questa indagine, la massima collaborazione.
Nicola Cendron

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