Sostegno, mancano 700 prof: è rivolta

Giovedì 1 Ottobre 2020
IL PROBLEMA
TREVISO Mancano ancora all'appello 700 insegnanti di sostegno. I genitori dei bambini e dei ragazzi con disabilità non ne possono più. Le nomine vanno a rilento proprio nel primo anno scolastico in epoca coronavirus. Sui social network è nato un gruppo formato dalle stesse famiglie e da molti docenti che stanno solo attendendo la chiamata per iniziare a lavorare. Sono già state superate le 215 adesioni. L'idea è partita da Cristina Tronchin, una delle mamme di Treviso direttamente toccate dal problema. Ma non ci si è fermati ai social. I genitori hanno anche scritto all'ufficio scolastico provinciale. Non puntano il dito contro nessuno. Chiedono però chiarezza. «Ad oggi molti alunni e studenti con disabilità seguono un orario ridotto o addirittura non frequentano la scuola proprio per la mancanza di insegnanti di sostegno. Tutti noi li stiamo aspettando a braccia aperte spiega Tronchin in altri casi, invece, ci sono ragazzi che riescono comunque a frequentare la scuola grazie a degli istituti che sono riusciti a organizzarsi per tamponare la situazione. Quel che è certo è che non è possibile che le persone con disabilità vengano sempre trattate come le ultime. Chiediamo più dialogo e trasparenza». L'ufficio scolastico di Treviso conosce bene il problema. Oggi, però, si ritrova un po' tra l'incudine e il martello. «Siamo in ritardo rispetto all'anno scorso perché sono state introdotte delle novità, come le nuove graduatorie provinciali per le supplenze e la call nazionale fa il punto Barbara Sardella, dirigente dell'ex provveditorato con le assegnazioni attraverso la piattaforma informatica abbiamo recuperato un po' di questo tempo. Va però anche detto che come ufficio abbiamo completamente esaurito le graduatorie del sostegno. Siamo pronti a mostrare ai genitori che tipo di lavoro stiamo facendo in questi giorni. Non c'è alcuna chiusura».
LE GRADUATORIE
Gli insegnanti di ruolo sono pochi. Gli specializzati scarseggiano. E così si punta sui supplenti. Ieri l'ufficio scolastico ha pubblicato due convocazioni per i docenti inseriti nelle graduatorie. Oggi scade la prima. E domani si chiuderà anche la seconda. I tempi sono strettissimi. Le assegnazioni verranno definite nel fine settimana. L'obiettivo è fare in modo gli insegnanti possano entrare in servizio da lunedì. Con ogni probabilità non si riuscirà a riempire tutte le cattedre scoperte. Alle materne mancano 22 insegnanti di sostegno. Alle elementari si arriva a 290. Alle medie e alle superiori, in questi casi compresi gli spezzoni d'orario, i posti di sostegno ancora vuoti sono rispettivamente 204 e 248. I genitori sono in subbuglio. A tre settimane dall'inizio dell'anno scolastico non sarà ancora possibile avere il quadro completo dei docenti. Per non parlare del nodo della continuità. Molto spesso i bambini e ragazzi con disabilità sono costretti a cambiare insegnante di sostegno tra un anno e l'altro. «Stiamo cercando di rispondere a tutte le richieste. Ma dobbiamo rispettare delle graduatorie, quindi non è possibile garantire il rispetto della continuità chiarisce Sardella C'è una legge, ma mancano ancora i decreti attuativi. Di conseguenza non possiamo fare diversamente».
LE PRESE DI POSIZIONE
Il sindaco di Treviso, Mario Conte, ha annunciato che come presidente dell'Anci Veneto scriverà al governo per chiedere il completamento degli organici per il sostegno nel più breve tempo possibile. Giovanni Tonella, segretario del Pd di Treviso, si è rivolto al viceministro dell'Istruzione, Anna Ascani. Per le famiglie la speranza è che l'attenzione resti sempre elevata. Il problema non si risolverà solo con le nomine degli insegnanti di sostegno mancanti avverte Raffaella Buziol, mamma di una ragazza con disabilità di Paese dopo questo, bisogna accendere i riflettori anche sulle ore che vengono coperte e sul nodo delle specializzazioni. Il problema esiste da anni. E va risolto in ogni suo aspetto una volta per tutte.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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