Sindaco di Quinto sulle barricate «Non passerà un aereo in più»

Sabato 15 Aprile 2017
Sindaco di Quinto sulle barricate «Non passerà un aereo in più»
QUINTO (mf) «Il limite massimo per il Canova è di 16.300 voli all'anno. E questo deve rimanere». Mauro Dal Zilio non cambia idea. Il sindaco di Quinto ha passato in rassegna i nuovi progetti per lo sviluppo dell'aeroporto presentati da Save/AerTre. Ma per il primo cittadino non sono sufficienti a giustificare un aumento di circa 4 mila voli all'anno. La maggior parte dei quali, tra decolli e atterraggi, passano a bassissima quota proprio sopra le case del centro di Quinto. «Treviso potrà anche essere favorevole all'ampliamento dello scalo dicono da queste parti tanto gli aerei sfiorano noi, mica loro». Dal Zilio si aspettava inoltre qualche risposta più strutturata per quanto riguarda le mitigazioni ambientali. A cominciare dall'ipotesi di spostare l'asilo parrocchiale che si trova proprio sotto la rotta degli aerei. Più un discorso sul rimborso dei danni ai tetti delle case, a quanto pare causati dal fenomeno del vortex strike, cioè dai vuoti d'aria che sollevano e fanno volare le tegole delle abitazioni in corrispondenza del passaggio degli aerei a bassa quota. I casi non si contano quasi più tra via Contea e vicolo Marangon. Ma nessuno ha mai visto un euro di rimborso: le compagnie aree hanno sempre risposto picche e la società di gestione dello scalo dice sostanzialmente che ciò che accade quando gli aerei sono ancora in volo non è di sua competenza. Tant'è. Anche il comitato di cittadini che si batte contro l'ampliamento dello scalo è sulle barricate. Da poco ha presentato l'ennesimo esposto per lo sforamento della soglia dei 16.300 voli all'anno. Ma tra il Comune e il gruppo non tira buona aria. «Siamo amareggiati e ormai demoralizzati davanti al comportamento del presidente Giulio Corradetti conclude Dal Zilio continua a dire che l'amministrazione non sta facendo nulla per quanto riguarda il problema dell'aeroporto. Poi, però, non manca mai di citare l'esposto che abbiamo fatto per il superamento del limite dei voli e il ricorso per la corretta distribuzione delle tasse provenienti dalle carte d'imbarco. Evidentemente non è affatto vero che siamo fermi».

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