Si affrontano a bottigliate giovane afgano in ospedale

Lunedì 16 Ottobre 2017
Si affrontano a bottigliate giovane afgano in ospedale
LA ZONA ROSSA
Il teatro è sempre lo stesso. E anche gli attori. Ma nonostante i riflettori puntati sul palco, quello di via Orioli e della zona tra via Roma, porta Altinia e piazza Giustinian Recanati, dove le forze dell'ordine hanno potenziato da tempo i controlli, il canovaccio rimane identico. E così ieri sera, tra i sottoportici e i vicoli a ridosso della sfera di Toni Benetton, si è consumata l'ennesima rissa. Due gruppi di persone, stando alle versioni dei testimoni tutti stranieri, si sono affrontati a bottigliate. E ci è scappato un ferito, portato di corsa in ambulanza con il volto cosparso di sangue.
LO SCONTRO
Il parapiglia è cominciato verso le 19.30 in vicolo Orioli. Non è ancora chiaro quale sia stata la miccia che ha fatto alzare la tensione. Ma in pochi secondi i due gruppi sono passati dalle parole ai fatti. Qualche calcio, qualche spintone, e poi il lancio di bottiglie davanti agli occhi attoniti di decine di persone che stavano tornando a casa dopo la classica passeggiata domenicale in centro. Il verdetto finale dello scontro parla di qualche ferito lieve. Quella che se l'è vista peggio è un 21enne di origini afgane, residente a Maserada, che ha ricevuto una bottigliata in testa. Il giovane, quando si sono calmate le acque, è stato trasportato dai medici del 118 in ospedale: ha perso del sangue, ma se l'è cavata con qualche giorno di prognosi. In via Roma è quindi intervenuta una pattuglia della polizia locale. Toccherà ora agli agenti del comando di via Castello d'Amore ricostruire con precisione quanto accaduto e rintracciare, se necessario, i protagonisti dello scontro.
IL PRECEDENTE
Il dettaglio della bottigliata in testa, al di là degli episodi di micro criminalità registrati nel quartiere (dove la Lega Nord, sabato, ha fatto volantinaggio tra i passanti), riporta direttamente all'episodio di poche settimane fa, per la precisione il 23 settembre, quando un 33enne di origini marocchine, in preda ai fumi dell'alcol, colpì in testa, con una bottiglia di birra, un 21enne. Il motivo? Non gli aveva offerto una sigaretta. Non si tratta fortunatamente di episodi gravi, ma i residenti, ormai, non ne possono più.
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