Serena apre ai militari in municipio

Domenica 18 Agosto 2019
Serena apre ai militari in municipio
L'INTERVISTA
VILLORBA Il Comune è pronto a schierare i militari. Ovviamente non in assetto da guerra. Ci mancherebbe. La giunta del sindaco leghista Marco Serena sta valutando la possibilità di chiamare i militari in ausiliaria -una sorta di periodo di riserva che scatta cinque anni prima della pensione- per inserirli nell'organico del municipio. Non si occuperebbero solamente di sicurezza, accanto alla polizia locale. In base agli studi e alle competenze di ogni singola persona, potrebbero essere assegnati anche nei diversi uffici tecnici comunali. L'ipotesi è stata presa in considerazione sulla scia di un'interrogazione presentata nell'ultimo consiglio dal Movimento 5 Stelle. E adesso si fa sul serio. Soprattutto perché il Comune non dovrebbe tirare fuori un euro: i militari in ausiliaria sono pagati direttamente dal ministero della Difesa.
Sindaco Serena, il Comune chiederà aiuto ai militari?
«Stiamo facendo tutte le valutazioni del caso. Non abbiamo particolari criticità di organico. Ma se ci sono persone disponibili nel territorio di Villorba, le nostre porte sono aperte. Andremo a controllare le graduatorie. Ci sono già dei volontari che operano in alcuni nostri uffici. Sono delle persone che hanno cessato la loro attività lavorativa e che hanno deciso di mettersi a disposizione della collettività. Se ce ne sono altre, ben volentieri».
Per un progetto che parte, ce n'è un altro che sembra ormai tramontato: la gestione associata dei servizi sociali tra i Comuni. Ponzano, Carbonera e Maserada hanno lasciato. Povegliano non ha mai ratificato l'accordo. Resta solo Villorba con Breda. Potrebbe aggiungersi San Biagio. Ma, insomma, non era questo che si sognava all'inizio.
«Sono stati buttati via sette anni di lavoro tra le amministrazioni. Davanti a questo, non so davvero che dire. Poi ci chiediamo perché l'Italia è in queste condizioni. Ne prendo atto».
Non è stata trovata una linea condivisa nemmeno tra amministratori della Lega.
«Ma qui la politica non c'entra. Stiamo parlando di amministrazione e di servizi ai cittadini. Sono due cose diverse».
Il cantiere del velodromo si è fermato. E' in territorio di Spresiano, ma a pochi metri dal confine di Villorba. La Pessina Costruzioni punta al concordato in bianco. Teme una cattedrale nel deserto, e a latere l'addio ai progetti per la nuova viabilità di collegamento con la futura Pedemontana?
«Spero che il velodromo venga ultimato. Mi auguro che chi di dovere a breve decida di applicare le possibilità che la norma sui project financing riconosce in queste situazioni».
Il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, sogna l'intervento di una cordata di imprenditori trevigiani.
«Non entro in polemica con Spresiano».
A Villorba c'è un nodo che riguarda le associazioni. E' stata trovata una nuova sede alla storica scuola di musica dopo l'uscita obbligata dalle ex scuole Pastro, accanto al municipio, per far posto ai lavori di ristrutturazione?
«C'è la possibilità concreta di utilizzare dei locali nell'ambito del campus scolastico di Lancenigo. E' stato avviato un dialogo con la Provincia. Non c'è ancora l'ufficialità. Ma si sta lavorando».
Mancano ancora due anni alle elezioni comunali, ma il Partito Democratico ha già annunciato il proprio candidato sindaco: sarà Pasquale Scarcia, segretario del circolo di Villorba.
«Questo è il mio secondo mandato alla guida del municipio. Quindi alle prossime elezioni non potrò ricandidarmi per la carica di primo cittadino. E' curioso il fatto che abbiano aspettato che io andassi via per candidare a sindaco un uomo del Pd».
Lei cosa farà tra due anni, alla fine di questo mandato, dopo la lunghissima esperienza in municipio, prima come consigliere, presidente del consiglio comunale, e poi come sindaco?
«Tornerò a fare il mio lavoro di avvocato. Senza alcun problema».
Non ci sono in vista altre candidature o incarichi in altri enti o ad altri livelli?
«Al momento non c'è nulla. Poi io resto come sempre a disposizione. Si vedrà».
Mauro Favaro
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