Scuola, il provveditore: «Aperture scaglionate»

Sabato 29 Febbraio 2020
IL NODO
TREVISO Lunedì si torna davvero a scuola? La domanda è rimbalzata tutto il giorno dalle case alle segreterie, dalle segreterie alle dirigenze, e dalle dirigenze al Provveditorato. Ma la nuova ordinanza, quella che dovrebbe tradurre in pratica le aperture verbali del presidente della Regione Luca Zaia, di fatto non c'è. Intanto la dirigente trevigiana Barbara Sardella chiede di rinviare di qualche ora l'ingresso a scuola per consentire ai bidelli la pulizia delle aule. Se cioè il rientro è previsto lunedì si entrerà alle 10 per consentire la sanificazione delle aule. Il problema sorge per le superiori, per le quali non è possibile organizzare il servizio scolastico. «Il Ministro ci ascolti - propongono i dirigenti - Lunedì faccia riaprire al personale, martedì agli studenti». Ieri è arrivata la nota di Sandro Cinquetti, direttore del servizio igiene: «Prima dell'ingresso degli studenti negli ambienti scolastici anche in relazione all'allarme sociale in corso, appare opportuna una pulizia ambientale adeguata. Dopo le operazioni sopraindicate è necessario ventilare il locale».
LA NOTA
In successione i dirigenti si sono visti recapitare la nota del provveditorato. Barbara Sardella ha chiesto, in assenza di un'ordinanza certa, di disporre di fatto un piano A e un piano B, ovvero una diversa modulazione dell'orario di lavoro in modo da consentire ai collaboratori scolastici di arrivare prima per pulire e dare accesso ai ragazzi dopo adeguata ventilazione degli ambienti. «In alternativa - propone il provveditore - dopo aver avuto adeguate conferme dal servizio trasporti scolastico, i dirigenti potranno valutare un eventuale rinvio di qualche ora per consentire al personale di provvedere alla pulizia». Infine un'ultima comunicazione dal direttore generale Augusta Celada in cui, sintetizzando le note precedenti, si consigliano - sempre nel permanere dell'incertezza sulla riapertura - misure alternative come la flessibilità negli orari di apertura e l'eventuale rotazione delle classi negli ambienti sanificati dal personale delle pulizie.
IL PROBLEMA
Il problema che i presidi oggi si trovano ad affrontare è uno: se davvero il Ministero deciderà per l'apertura lunedì, come si può pulire prima dell'inizio normale delle lezioni? Fino alla mezzanotte di domenica nessuno può entrare nelle scuole in ottemperanza all'ordinanza Speranza-Zaia. Molti plessi hanno entrata anticipata vigilata da collaboratori scolastici. Servirebbe posticipare l'inizio delle lezioni di almeno due ore. Ma pare che i sindaci siano tendenzialmente contrari. I dirigenti scolastici quindi si trovano in mezzo alle direttive: ancora non sanno se arriverà l'ordinanza di riapertura e per che giorno. E nel frattempo devono approntare delle strategie. A Treviso i dirigenti dei 5 istituti comprensivi hanno deciso di posticipare alle 10 l'ingresso a scuola degli alunni di asili, elementari e medie per permettere ai bidelli di sanificare le aule e i locali scolastici che, con la chiusura delle scuole della scorsa settimana, non erano riusciti a pulire. Il servizio di trasporto scolastico sarà comunque garantito e gli alunni saranno prelevati esattamente due ore dopo l'orario consueto.
LE IMPRESSIONI
«Per le scuole secondarie è davvero complicato poter prevedere turni differenziati d'ingresso - conferma Mario Dalle Carbonare, dirigente del liceo Leonardo Da Vinci - abbiamo studenti provenienti da tutta la provincia. Organizzare l'ingresso da noi non è come concordarlo con il pulmino scolastico. L'accordo con Mom e Ferrovie dello Stato non è pensabile. Come liceo Da Vinci chiederemo al personale di arrivare prima dell'orario consueto e pulire quel che si può, tenendo conto del fatto che la nota diramata dal direttore del Servizio Igiene Cinquetti parla di rischi irrisori dopo 9 giorni e del fatto che le scuole sono state comunque lasciate pulite. Personalmente preferirei comunque che si decidesse per fare rientrare il personale lunedì 2 e gli studenti il 3 marzo, in modo di darci il tempo di sistemare la scuola e preparare le aule». Anche al Cerletti si sta organizzando la ripartenza.
«Stiamo valutando l'apertura alle 10, ma la questione trasporti non è irrilevante - osserva la dirigente Mariagrazia Morgan - nel caso però in cui non si dovesse aprire i docenti sono già stati da me invitati a utilizzare la tecnologia». Dove invece hanno già iniziato le lezioni con contenuti telematici, utilizzando power point e slide per mail è il liceo Duca degli Abruzzi. «Da giovedì alcuni insegnanti hanno chiesto agli studenti di lavorare in questo senso inviando materiale per mail - conferma Luisa Tarlon, presidente del consiglio d'istituto - quanto al possibile posticipo nell'apertura di lunedì so che la preside Antonia Piva sta rapportandosi con Mom per capire se vi sono margini. Ma per una scuola come la nostra, che serve 1864 studenti, è molto difficile organizzare il trasporto con ingresso alle 10. Del resto, pensare a un'ideale sanificazione dei locali entro il normale squillo della campanella è abbastanza irrealistico. Attendiamo di avere notizie ultimative dal Ministero entro la giornata di oggi in modo da poterci organizzare».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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