Scontro in Asco Holding la linea è di non decidere

Giovedì 14 Dicembre 2017
LA POLEMICA
TREVISO Riunioni, consultazioni, trattative. E alla fine la tanto auspicata linea comune pare essere una sola: votare assieme, Lega e Pd, per rinviare ogni decisione a data da destinarsi.
Questo è lo scenario più probabile in cui si svolgerà l'assemblea dei soci di Asco Holding in programma domani pomeriggio a Pieve di Soligo. Il tema all'ordine del giorno è quanto mai scottante: dare mandato al consiglio d'amministrazione di valutare la scelta di fondere la Holding con la controllata Asco Tlc (soluzione che consentirebbe di aggirare i dettami della legge Madia e permettere ai sindaci di mantenere i propri pacchetti azionari) o con la quotata Ascopiave (strada che invece porterebbe all'immissione delle azioni nel libero mercato, così come previsto dalla legge per tutte quelle partecipazioni non necessarie alla vita amministrativa dei comuni). Votare in un senso o nell'altro vorrebbe dire, comunque, segnare il futuro della Holding. E dopo giorni di trattative, pare che Lega e Pd siano arrivati a un accordo ufficioso: discutere in assemblea, chiedere e dare tutte le spiegazioni possibili ai sindaci, ma alla fine votare solo il rinvio di ogni decisione è un'altra data. A quando? Sicuramente dopo la decisione del Tar, chiamato a pronunciarsi sul maxiricorso presentato dal gruppo di soci privati di Plavisgas, che ha impugnato tutte le delibere approvate dai vari comuni in cui si dà il via libera alla fusione con Asco Tlc.
RICORSI
Per i privati questa soluzione non è altro che un, maldestro, tentativo di aggirare la Madia per mantenere il controllo della Holding. Sono ben 19 i comuni finiti nel mirino di Plavisgas, una decina rischia anche una querela per falso in atti d'ufficio per aver utilizzato una delibera preparata da uno studio legale incaricato dal cda della Holding. Inutile dire che il clima è tesissimo. Ieri mattina i sindaci della Lega si sono riuniti in Provincia per discutere la strategia da tenere domani. La scelta, condivisa più o meno da tutti, è quella di guadagnare tempo. Oggi invece si riuniranno i primi cittadini del Pd. L'intenzione è quella di arrivare al 20 dicembre, quando il Tar dovrebbe dare un primo responso: concedere o meno la sospensiva, atto che andrebbe congelare tutte le delibere in attesa del giudizio di merito. Ma in realtà potrebbe non accadere niente. I comuni chiamati in causa da Plavisgas sono stati divisi dal Tar in due scaglioni: il primo verrà affrontato, come detto, il 20. Il secondo il 19 gennaio. Una delle soluzioni è che il giudice possa decidere di riunire i due procedimenti e, addirittura, entrare per tutti direttamente nel merito proprio il 19 gennaio.
Paolo Calia
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