Scivola sulla parete rocciosa 58enne muore in Liguria

Martedì 23 Gennaio 2018
Scivola sulla parete rocciosa 58enne muore in Liguria
LA TRAGEDIA
TREVISO Sarà l'autopsia a fare maggiore chiarezza sulla sorte di Massimo Lonati, il 58enne residente a Treviso ma da qualche mese domiciliato a La Spezia, il cui corpo senza vita è stato trovato in fondo ad un burrone sul Mufferone, la parete rocciosa che si trova a Porto Venere, nello spezzino. L'escursionista è stato identificato dai carabinieri di La Spezia grazie alla denuncia di scomparsa presentata da un parente, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con lui. Il 58enne, ben equipaggiato, non aveva infatti documenti con sé e neppure il cellulare. Sulla morte di Lonati indagano ora i carabinieri liguri: per ora non si esclude nessuna pista ma per ora l'ipotesi investigativa ritenuta più credibile è quella dell'incidente.
IL VOLO NEL VUOTO
L'uomo, si sospetta, sarebbe caduto accidentalmente nel burrone, forse per un malore, una distrazione o per scattare una foto del meraviglioso panorama che si può osservare dal Mufferone. Il cadavere del 58enne è stato rinvenuto domenica ed il lavoro dei soccorritori del nucleo Saf non è stato per nulla semplice: c'è voluto l'intero pomeriggio per recuperare la salma a cui solo ieri mattina è stato possibile dare un nome visto che neppure gli altri escursionisti che si aggiravano nella zona sapevano chi fosse. A ritrovare il corpo esanime dell'escursionista sono stati due giovani che hanno visto il corpo ad una ventina di metri sotto il bordo della strada, in un punto franato. Il cadavere si trovava tra i sassi, incastrato tra una roccia ed un tronco. Vicino al cadavere sono state rinvenute delle bacchette tipiche dei camminatori esperti, solitamente utilizzate per le escursioni in quota.
LE INDAGINI
Per ora è impossibile, come detto, stabilire le causa del decesso. Fondamentale sarà attendere gli esiti dell'esame autoptico disposto dalla Procura. Si ipotizza che il 58enne, impegnato in un'escursione, possa essere caduto nel vuoto tentando di fare una fotografia con la sua fotocamera: un piede in fallo, la perdita dell'equilibrio, il volo tragico per decine di metri e l'impatto con le rocce che non gli ha lasciato nessuno scampo. Quasi del tutto esclusa, per ora, responsabilità di terzi nella tragedia di domenica scorsa.
Nicola Cendron
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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