VILLORBA
Spaccio nei pressi dell'ex parco commerciale Panorama, in via Pacinotti, ormai quasi del tutto svuotato di negozi. I carabinieri della compagnia di Treviso hanno arrestato tre cittadini di origine albanese, che avevano messo in piedi, nella zona ai margini dell'area industriale di Villorba, un articolato giro d'affari. Il blitz dei militari dell'Arma è scattato mercoledì sera. I carabinieri erano impegnati in un'attività di monitoraggio delle aree in stato di abbandono, contesti ritenuti un possibile luogo di ritrovo non solo di persone senza una fissa dimora o soggetti in particolari condizioni di disagio, ma anche di malintenzionati, dediti ad attività illegali. Come, appunto, lo smercio di stupefacenti.
IL CONTROLLO
Una ricognizione in atto da diversi giorni, che l'altra sera ha portato a sorprendere e arrestare il gruppetto. D'altro canto, da diverso tempo le forze dell'ordine avevano ricevuto segnalazioni e notato nel corso dei pattugliamenti del territorio un via vai sospetto di persone dall'ex parco commerciale. Un andirivieni immotivato, visto che il complesso ha subito un progressivo abbandono da parte delle marche commerciali che vi si erano insediate e, di conseguenza, anche dei clienti che lo frequentavano per fare la spesa o altro genere di acquisti. Detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi le accuse con le quali i tre sono finiti in manette.
L'INTERVENTO
In supporto dei militari della sezione operativa sono giunti i colleghi dell'aliquota radiomobile: arrestati un uomo di 42 anni, una ragazza di 26 e un giovane di 24 anni, entrambi albanesi. Questi ultimi sono stati bloccati a bordo di un'auto a Villorba, mentre si dirigevano verso l'autostrada. Erano in possesso di quasi 2mila euro in contanti, ritenuti verosimilmente dagli investigatori provento della cessione di stupefacente avvenuta poco prima proprio al terzo soggetto, oltre che di altre vendite ancora. Nell'abitazione del 42enne sono poi stati rinvenuti e sequestrati complessivamente 460 grammi di marijuana, vario materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacente e un dissuasore elettrico, un taser, per il quale è scattata anche la denuncia per detenzione illegale di armi.
Lina Paronetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Spaccio nei pressi dell'ex parco commerciale Panorama, in via Pacinotti, ormai quasi del tutto svuotato di negozi. I carabinieri della compagnia di Treviso hanno arrestato tre cittadini di origine albanese, che avevano messo in piedi, nella zona ai margini dell'area industriale di Villorba, un articolato giro d'affari. Il blitz dei militari dell'Arma è scattato mercoledì sera. I carabinieri erano impegnati in un'attività di monitoraggio delle aree in stato di abbandono, contesti ritenuti un possibile luogo di ritrovo non solo di persone senza una fissa dimora o soggetti in particolari condizioni di disagio, ma anche di malintenzionati, dediti ad attività illegali. Come, appunto, lo smercio di stupefacenti.
IL CONTROLLO
Una ricognizione in atto da diversi giorni, che l'altra sera ha portato a sorprendere e arrestare il gruppetto. D'altro canto, da diverso tempo le forze dell'ordine avevano ricevuto segnalazioni e notato nel corso dei pattugliamenti del territorio un via vai sospetto di persone dall'ex parco commerciale. Un andirivieni immotivato, visto che il complesso ha subito un progressivo abbandono da parte delle marche commerciali che vi si erano insediate e, di conseguenza, anche dei clienti che lo frequentavano per fare la spesa o altro genere di acquisti. Detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi le accuse con le quali i tre sono finiti in manette.
L'INTERVENTO
In supporto dei militari della sezione operativa sono giunti i colleghi dell'aliquota radiomobile: arrestati un uomo di 42 anni, una ragazza di 26 e un giovane di 24 anni, entrambi albanesi. Questi ultimi sono stati bloccati a bordo di un'auto a Villorba, mentre si dirigevano verso l'autostrada. Erano in possesso di quasi 2mila euro in contanti, ritenuti verosimilmente dagli investigatori provento della cessione di stupefacente avvenuta poco prima proprio al terzo soggetto, oltre che di altre vendite ancora. Nell'abitazione del 42enne sono poi stati rinvenuti e sequestrati complessivamente 460 grammi di marijuana, vario materiale per il confezionamento delle dosi di stupefacente e un dissuasore elettrico, un taser, per il quale è scattata anche la denuncia per detenzione illegale di armi.
Lina Paronetto
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