Sanità e affari, scandalo case di riposo: ai domiciliari ex direttore del personale

Martedì 12 Novembre 2019
Sanità e affari, scandalo case di riposo: ai domiciliari ex direttore del personale
MOTTA DI LIVENZA
Federico Carlassara, l'ex direttore del personale di Sereni Orizzonti, ieri mattina ha lasciato il carcere di Udine. Il 46enne nato a Motta di Livenza (Treviso) e residente a Majano (Udine) ha ottenuto gli arresti domiciliari. L'istanza, presentata dall'avvocato Maurizio Miculan dopo il secondo interrogatorio sostenuto venerdì in carcere da Carlassara, è stata accolta dal gip Mariarosa Persico. Dopo le informazioni rese dall'ex direttore del personale durante l'ultimo interrogatorio, il giudice ha ritenuto quantomeno affievolito il pericolo di inquinamento delle prove, cioè il motivo che aveva portato al respingimento della prima istanza, presentata allora dall'avvocato Fausto Discepolo. Dopo l'ex consigliere di Sereni Orizzonti Marco Baldassi, quindi, ha lasciato il carcere anche il direttore del personale. In cella rimangono solamente Judmilla Jani, la direttrice di Area 1 che gestiva direttamente le strutture assistenziali in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia e Lombardia, e Massimo Blasoni, il fondatore del gruppo Sereni Orizzonti. Oggi a Trieste sarà una giornata chiave: è in programma infatti l'udienza per il riesame. Il Tribunale è chiamato a decidere sulle misure cautelari in carcere che hanno colpito Blasoni e Jani. L'istanza depositata dai legali (Luca Ponti per il fondatore di Sereni Orizzonti e Fausto Discepolo per la direttrice di Area 1) punta a far ottenere ad entrambi gli arresti domiciliari. Quanto al sequestro di 11 milioni disposto dalla Procura il 24 ottobre, è stato già revocato. La società ha impegnato come cauzione da 5 milioni lo storico palazzo Kechler di piazza XX Settembre a Udine, ottenendo così lo sblocco delle liquidità congelate. Massimo Blasoni, accusato di truffa ai danni del sistema sanitario nazionale e in carcere in via Spalato a Udine dal 24 ottobre, in questi giorni - come ha riferito l'avvocato Luca Ponti - «sta studiando le carte dell'inchiesta per organizzare la sua difesa». Intanto il lavoro d'indagine prosegue. La Guardia di Finanza di Udine continua ad ascoltare persone che possono fornire ulteriori indicazioni sui fatti oggetto dell'inchiesta.
M.A.
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