Rientri dall'estero: in 3 giorni 62 persone in isolamento

Sabato 11 Luglio 2020
Rientri dall'estero: in 3 giorni 62 persone in isolamento
L'ANDAMENTO
TREVISO Il coronavirus torna a far paura. Negli ultimi tre giorni sono state messe in isolamento domiciliare altre 62 persone. Ad oggi sono 246 i trevigiani che non possono uscire di casa, tra chi è stato colpito dal Covid-19 e i casi sospetti. Comprese le persone rientrate dalla zona extra Schengen, che sono chiamate a segnalare il ritorno al dipartimento di Prevenzione e che hanno l'obbligo di stare in quarantena a casa per 14 giorni. Per comunicare il rientro si può far riferimento al numero dell'Usl, 0422.323888, e alla mail coronavirus.sisp@aulss2.veneto.it. Non c'è altra strada per provare a fermare i contagi su nascere. Tra gli isolati a domicilio ci sono sei delle sette persone coinvolte nei due focolai legati ai rientri dal Kosovo.
I CONTAGI
Solo il primo a risultare positivo, un uomo di 67 anni tornato a metà giugno dai Balcani, è ricoverato in ospedale. Il suo contagio è emerso dopo la corsa al pronto soccorso del Ca' Foncello per un infarto. Dopo l'operazione al cuore e un passaggio nella Terapia intensiva cardiologica, adesso è nel reparto di Malattie infettive. La buona notizia è che fino a questo momento anche i nuovi contagi, compresi quelli di importazione, non hanno portato allo sviluppo di gravi patologie. Solo la donna di 55 anni che ha viaggiato a bordo del pulmino arrivato domenica sera dai Balcani presenta dei sintomi. A cominciare da qualche linea di febbre. Per fortuna, però, i problemi sono di lieve entità.
IL BOLLETTINO
L'ultimo bollettino diffuso dalla Regione evidenzia che nel corso dell'epidemia, dalla fine di febbraio ad oggi, sono stati colpiti dal coronavirus esattamente 2.696 trevigiani. Sono 59 quelli che stanno ancora affrontando l'infezione da Covid-19. Di pari passo, 2.311 persone sono guarite.
Sull'immunità non ci sono certezze. Quel che è certo, però, è che sono riusciti a mettersi il virus alle spalle. Il numero dei decessi è fermo a 326. Il contagio è stato superato nelle case di riposo. Tra le 54 strutture della Marca, che ospitano quasi 6mila anziani, ad oggi è rimasto solo un uomo positivo, tra l'altro senza sintomi.
IL FOCUS
Adesso l'attenzione si è spostata sul mondo delle badanti, che hanno contatti con i loro paesi d'origine nell'Est Europa, dove la pandemia sembra ancora infuriare, e che assistono gli anziani direttamente nelle loro case. Queste possono richiedere gratuitamente il tampone per il coronavirus.
LE INDICAZIONI
Oltre all'appello dell'Usl, ieri è arrivato anche quello del Comune di Casier: «Come da indicazioni regionali, per tutte le persone che svolgono attività di assistenza ad anziani e disabili rientrate dall'estero negli ultimi 14 giorni è prevista l'esecuzione del tampone rinofaringeo ricordano dal municipio può essere richiesto direttamente dal medico di famiglia, con ricetta dematerializzata e codice di esenzione 5G1, dando indicazioni di astenersi dall'attività di assistenza fino all'esito negativo del test».
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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