Ricuciamo la comunità, 40 sarte all'opera per diecimila mascherine

Giovedì 28 Maggio 2020
Ricuciamo la comunità, 40 sarte all'opera per diecimila mascherine
L'INIZIATIVA
SILEA Quaranta sarte all'opera per cucine diecimila mascherine di stoffa, fatte in casa, da distribuire come dispositivi di protezione a 4300 famiglie del Comune di Silea. Dalle mani operose di una lunga fila di signore volontarie - reclutate attraverso un tam tam di gruppi whatsapp - si è potuta realizzare l'idea dell'amministrazione comunale di fornire un ulteriore dispositivo filtrante sostenibile a ogni cittadino. Con un occhio di riguardo per la sicurezza, il rispetto dell'ambiente e la solidarietà. L'assessore alla protezione civile, Ylenia Canzian e il consigliere Andrea Scomparin hanno sostenuto nella programmazione operativa il progetto, battezzato «Ricuciamo la comunità».
I MATERIALI
E se le sarte hanno messo a disposizione tempo e abilità di cucito, a ordinare, fornire e tagliare materiali e tessuti ci hanno pensato una rosa di aziende del territorio. Le stoffe utilizzate sono cotone all'interno pelle d'uovo e poliestere all'esterno che trattiene il droplet. Tinta neutra all'esterno cucita con filo azzurro, lo stesso colore del logo e dello stendardo del comune: «Abbiamo intasato tutte le chat del paese alla ricerca di sarte sul territorio volenterose. Ne ho chiamate personalmente oltre 40 spiegando le intenzioni spiega la sindaca di Silea Rossella Cendron - E' stato bellissimo ascoltare il loro entusiasmo e la loro disponibilità per la comunità». In aiuto alle sarte, video tutorial e produzione di campioni a portata mano su whatsapp.
LA DISTRIBUZIONE
Cucita anche l'ultima mascherina, per passare alla distribuzione la squadra si è ulteriormente allargata: il centro commerciale Emisfero ha fornito gratuitamente i sacchettini biodegradabili. Senza contare i tanti volontari che hanno dato una mano con le consegne, sotto l'occhio vigile della Protezione Civile. Ad accompagnare le mascherine due per ogni nucleo familiare - una lettera del sindaco con le istruzioni per utilizzare in sicurezza la mascherina: «Ho visto un filo invisibile correre lungo tutto il territorio creando un legame di collettività ha spiegato l'assessore Canzian - Il progetto di realizzare delle mascherine per i cittadini ci ha fatto sentire uniti a distanza. Chi cuciva nella propria stanza tra fili ed elastici, chi confezionava tra sacchettini e nastri, chi consegnava tra le vie del paese». Le mascherine green sono lavabili e riutilizzabili. Il sacchettino della confezione è biodegradabile e pure il nastrino è riutilizzabile.
Ad Asolo, intanto, l'azienda Ninfea srl ha ottenuto l'omologazione Iss: è la prima in Italia a produrre mascherine chirurgiche lavabili certificate. «Abbiamo risposto fin da subito alla richiesta di mascherine proveniente dal territorio -dice Laura Pilotto, Ceo dell'azienda - cercando di percorrere la strada ecosostenibile e quella meno dispendiosa per il consumatore. La perseveranza del nostro team è stata premiata».
Alessandra Vendrame
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