Renosto: «Serve il bilancio dei quartieri»

Mercoledì 21 Febbraio 2018
L'ASSEMBLEA
TREVISO Flash mob contro la tombinatura di Santa Bona Vecchia e Federalismo di quartiere. Questi alcuni dei temi che sono stati approfonditi lunedì sera alla riunione dell'associazione Quartieri vivi e attivi nella sala parrocchiale di Santa Bona. Presenti un centinaio di persone. Tra loro i consiglieri Giuseppe Basso e Sando Zampese e l'ex assessore Vittorio Zanini.
«Anzitutto è stata presentata la raccolta firme con richiesta di modifiche alla viabilità su via Bianchini -spiega Enrico Renosto- Centinaia di residenti poi non sono d'accordo sulla tombinatura del fosso. Siamo andati sott'acqua un sacco di volte, questo è l'ultimo fosso che rimane in quella via: chiuderlo cambierebbe l'aspetto paesaggistico, ma soprattutto non ci sono le dovute garanzie sul rischio allagamento». Renosto ritiene che l'opera, rimandata per mesi, sia oggi al via per fini elettorali: «È un'opera strumentalizzata». Poi la serata ha visto la presentazione, a cura di Lucia Benedetti (presidente pro loco Travisium) della storia del quartiere dal medioevo ai giorni nostri: «Sul fronte sicurezza segnalo il rinnovo delle adesioni al progetto vigilantes di quartiere- riprende Renosto - per questo saremo sabato con un gazebo in largo Varetton».
IL BILANCIO DEI QUARTIERI
Ma il cuore della discussione è stato il principio dell'autonomia dei quartieri: «Tutti i cittadini pagano le tasse. Il bilancio della città è a nostro avviso da dividere in quattro o cinque circoscrizioni. Ogni zona ha i suoi introiti e le tasse dovrebbero essere restituite almeno del 50% e reinvestite nei quartieri».
Come, concretamente si potrebbe attuale una misura di questo tipo? «Per il federalismo di quartiere, non serve modifica di leggi, serve solo gestire in maniera diversa. Sono decisioni che si assume il sindaco. È un'idea che noi abbiamo costruito sulla base dell'analisi dei flussi delle tasse. Certo, renderla operativa richiederà alcuni passaggi degli uffici. Però ci siamo resi conto che l'idea piace ai cittadini». Si è parlato anche dei consigli di quartiere: anelli intermedi tra i cittadini e il consiglio comunale, cariche gratuite con parere consultivo.
E.F.
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