REFERENDUM
TREVISO Lega in festa. Inizia oggi la due giorni del Carroccio trevigiano

Giovedì 19 Ottobre 2017
REFERENDUM
TREVISO Lega in festa. Inizia oggi la due giorni del Carroccio trevigiano sotto il tendone da mille metri quadrati allestito nell'area del mercato ortofrutticolo. Questa sera sul palco salirà il segretario Matteo Salvini. Mentre domani sera la scena sarà tutta per il governatore Luca Zaia che chiuderà qui la campagna per il referendum sull'autonomia di domenica. «Sarà un bel momento per ritrovarci tra consiglieri regionali, sindaci, amministratori pubblici, militanti e simpatizzanti spiega Dimitri Coin, segretario provinciale della Lega ci sarà anche un appuntamento per la sera di lunedì 23 ottobre, il giorno dopo il referendum, per discutere e fare tutte le valutazioni politiche del caso con i risultati alla mano».
Va da sé che l'argomento centrale sarà l'autonomia. Ma all'orizzonte ci sono anche le elezioni comunali di Treviso in programma nella prossima primavera. Su questo piano, molti attendono di capire se Giancarlo Gentilini si farà vedere sotto il tendone oppure se preferirà starsene lontano. La sua assenza, tuttavia, non sarebbe letta per forza come lo strappo definitivo. Nei giorni scorsi lo Sceriffo ha perso la moglie Teresa. Un lutto che giustificherebbe ampiamente l'eventuale scelta di rimanere in disparte. Fatto sta che i vertici della Lega provinciale stanno portando avanti un ultimo tentativo per ricucire i rapporti. O adesso, o mai più.
IL CASO GENTY
Non si esclude nemmeno la possibilità di vedere la lista del Carroccio e quella personale di Genty correre a braccetto per Ca' Sugana. Al momento, però, è più un desiderio di alcuni vecchi leghisti che altro. Come ad esempio Fulvio Pettenà, storico volto del Carroccio, da sempre legato a Zaia, per vent'anni presidente del consiglio provinciale, che la settimana scorsa ha partecipato alla cena della pastasciutta organizzata dallo Sceriffo a Santa Maria del Rovere.
«Spero in una pace immediata tra la Lega e Gentilini ha detto Pettenà piaccia o non piaccia, solo se siamo uniti abbiamo la possibilità di mandare a casa Manildo alle elezioni comunali del prossimo anno. Se restiamo divisi, non andiamo da nessuna parte e rischiamo di riconsegnare la città nelle mani del centrosinistra». Si tratta di capire se lo Sceriffo e Coin torneranno a parlarsi. Quel che è certo è che la trattativa non andrà più per le lunghe. Dopo il referendum sull'autonomia verrà messo un punto fisso. Se si troverà l'accordo bene, altrimenti ognuno per la sua strada.
La Lega ha già le idee chiare sul proprio candidato sindaco che sfiderà Manildo per la guida di Ca' Sugana. La rosa è ormai ristretta. La scelta di un nome interno al Carroccio è data come la più quotata. Ma ci sarebbe ancora in ballo anche una persona estranea al mondo della politica. Insomma, si tratta di fare le scelte finali. Dopo il referendum sull'autonomia, verrà annunciato il nome. E da quel momento partirà la lunga campagna elettorale verso le elezioni di Treviso.
M. F.
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