Pusher ingoia gli ovuli di cocaina ma non evita di essere arrestato

Venerdì 21 Settembre 2018
BLITZ ANTIDROGA
TREVISO Quando ha visto i carabinieri, pensando di evitare le manette, ha inghiottito alcuni ovuli di cocaina, droga che si apprestava a spacciare. Una mossa inutile quella che ha tentato il pusher di turno, per il quale si sono egualmente aperte le porte del carcere di Santa Bona. Questo l'esito di un'operazione antidroga perfezionata a stretto contatto di gomito dai carabinieri del nucleo operativo di Treviso e dai militari della stazione di Villorba. Nel pomeriggio di mercoledì si è infatti conclusa un'indagine sul traffico di stupefacenti che ha portato all'arresto di un cittadino nigeriano S.U. 36enne, con vari precedenti di polizia e residente a Treviso. Lo straniero, lo scorso sabato 15 settembre, era stato fermato a Maserada sul Piave e vedendo i militari, senza esitare, ha ingoiato ben sette ovuli di cocaina che stava trasportando. Gli investigatori da tempo seguivano i movimenti dell'africano, la cui presenza era stata più volte segnalata nella zona. La perquisizione domiciliare ha permesso ai militari di rinvenire altri 20 grammi di cocaina, altri 20 grammi di sostanza da taglio, un bilancino di precisione e circa 1500 euro in contanti, probabilmente frutto dell'attività di spaccio. Lo straniero si trova tutt'ora piantonato in una stanza dell'ospedale di Treviso in attesa del completamento del trattamento farmacologico per l'espulsione degli ovuli ingoiati, al termine del quale sarà portato nel carcere di Santa Bona di Treviso a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le indagini nei confronti del 36enne, già ben conosciuto dalle forze dell'ordine trevigiane, proseguiranno anche nei prossimi giorni: da chiarire infatti quale fosse l'entità del giro di spaccio gestito dallo straniero e chi fossero i clienti, certamente alcune decine, che si rifornivano regolarmente da lui. Le dosi tenute in bocca per essere eventualmente inghiottite: una tecnica, quella usata dallo spacciatore arrestato, molto comune tra i pusher e certamente molto pericolosa per la loro stessa incolumità. (nc)
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