PREGANZIOL
La rinascita non poteva che ripartire dalla cultura. Perchè l'essenza

Giovedì 15 Novembre 2018
PREGANZIOL
La rinascita non poteva che ripartire dalla cultura. Perchè l'essenza di Villa Franchetti è questo: otium d'arte, passaggi illustri e bellezza. Dopo il sold out della lecture dedicata ad Hemingway, ma soprattutto dopo il summit che- per la prima volta- ha visto allo stesso tavolo Provincia, Fondazione Cassamarca e Comuni di Preganziol e Casier- si è dediso di dedicare un rendez-vous al mese all'apertura della villa. Pillole di rinascenza intorno a temi di interesse culturale.
IL PRIMO PASSO
È un primo passo per porre un ragionamento concreto sul futuro del luogo. Si erano lasciati con la promessa di mettere sul piatto qualcosa di attuativo in tempi celeri: e la logica prosecuzione del tavolo dell'8 ottobre è l'imprimatur, già da sabato prossimo, alle aperture mensili della villa o comunque all'accoglienza di eventi culturali al suo interno per fare in modo che essa mantenga un faro puntato per la sua centralità culturale. La data concordata è quella del terzo sabato di ogni mese.
«Le tempistiche strettissime per questa prima occasione ci hanno imposto soluzioni veloci, ma non a scapito della qualità, - anticipa Paolo Galeano, sindaco di Preganziol- con la preziosissima collaborazione del gruppo di Lettura da Alta Voce Leggere Insieme di Treviso, verrà infatti ospitato in villa Franchetti un ricordo nel decimo anno dalla morte di Mario Rigoni Stern, con letture dalla sua raccolta Arboreto Selvatico». Il calendario degli eventi verrà comunicato nelle prossime settimane. Ma, anzitutto era necessario dare struttura al grande entusiasmo che si sta aggregango attorno alle sorti della villa.
L'AVVIO
Parte così il primo di questi eventi mensili organizzati dall'amministrazione comunale, Pro loco, Comitato Vivere il Parco nella persona della prof.ssa Jesi Soligoni e Preganziol Bene Comune. Insomma work in progress aperto al contributo di tutti con l'unico scopo di dare vita a villa e parco. Svolta positiva per la vicenda di Villa Franchetti dopo la lettera di rampogna della Sorpintendenza e la presa di posizione del presidente della Provincia Stefano Marcon. A fine settembre infatti al Sant'Artemio era pervenuta dalla Soprintendenza una missiva nella quale si segnalava il grave stato di conservazione ed abbandono del complesso di Villa Franchetti. Di qui il faccia a faccia delle parti e le affermazioni di smentita da parte della Provincia. «Come vedete dichiarava il presidente Marcon durante il sopralluogo sia nel corpo centrale che al Parco la Villa è in buono stato, così il parco e invito la Soprintendenza a fare un sopralluogo per verificare il suo valore storico ed architettonico frutto della manutenzione fatta in questi anni dalla Fondazione». Di qui l'idea di una progettazione condivisa.
Elena Filini
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