Pranzo coi propri cari in Rsa, all'Umberto I ora si può

Mercoledì 4 Agosto 2021
Pranzo coi propri cari in Rsa, all'Umberto I ora si può
L'INIZIATIVA
MONTEBELLUNA A pranzo con i propri cari. Da oggi, all'Umberto primo di Montebelluna, è possibile. Nonostante il Covid, nonostante le restrizioni. La casa di riposo ha attivato, da qualche giorno, la possibilità agli ospiti di passare qualche ora in più coi propri familiari, in particolare sedendosi a tavola assieme. L'iniziativa si chiama Aggiungi un posto a tavola: due nuclei familiari al giorno possono pranzare in una sala messa a disposizione dall'ente con il proprio congiunto. Un momento vissuto con partecipazione. Così, in sala da pranzo c'è chi, al momento della frutta, riscopre la poesia delle parole crociate, che a casa erano una vera e propria passione. E c'è anche chi può vivere l'emozione di aiutare la mamma a mangiare. Possibilità che, con la pandemia, erano diventate un miraggio.
LE SPERIMENTAZIONI
«Nel tempo - spiega Marco Giacon, direttore dell'ente presieduto da Vincenzo Casa - si sono cercate varie forme di contatto: dalle video chiamate alle pareti in plexigrass, agli incontri all'aperto. Riteniamo però che poter mangiare assieme sia per gli ospiti una bella possibilità di condivisione. Ovviamente, è necessario che non si tratti di ospiti particolarmente fragili o problematici». Ieri le prime due famiglie a pranzo. Rosa Ceron, 89 anni, di Trevignano, ha accolto il fratello Luigi e la nipote Mara. Dopo il pasto si sono divertiti con la Settimana Enigmistica, per cui Rosa, che non cammina ma è perfettamente lucida, ha una vera passione. «Luigi e Rosa, fratelli, vivevano assieme - spiega Mara -. Lei ppoi però è peggiorata ed è stato inevitabile l'ingresso in istituto. Ma mancava tantissimo a entrambi pranzare assieme». Sorridenti e affiatati, vivono il momento con naturalezza e trasporto. Anche se Rosa sembra più interessata al passatempo che al cibo in sé. L'altra coppia è rappresentata da Claudio Restelli, presidente del comitato familiari, e dalla mamma Lucia.
LA GIOIA DI STARE ASSIEME
«Credo che l'ultima volta in cui abbiamo consumato qualcosa assieme sia stato nel 2019 - spiega il figlio - forse un tramezzino al bar, poi basta. Quindi, siamo proprio felici». Ovviamente ci sono delle regole da rispettare. «Per poter partecipare al pranzo -precisa il direttore- è necessaria la prenotazione. Non c'è ancora, infatti, il libero accesso». E a proposito dei vaccini aggiunge. «Da noi il 100% del personale è vaccinato; nel complesso però ci auguriamo che lo Spisal termini gli accertamenti, anche perché sono ormai trascorsi oltre sei mesi dalle vaccinazioni e fra gli ospiti, anche se non da noi, comincia ad esserci qualche caso».
Laura Bon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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