Più Libeccio che Scirocco: così la Marca si è salvata

Lunedì 18 Novembre 2019
Più Libeccio che Scirocco: così la Marca si è salvata
IL PUNTO
TREVISO Non è finita qui. Ma il peggio è, almeno per il momento, senz'altro alle spalle. Ed è una bella notizia dopo le nubi, non solo in senso figurato, che si sono addensate sui cieli del Nordest in questi ultimi giorni. Quella di ieri era ritenuta per molte ragioni la giornata più critica: pioggia battente in Pedemontana, vento da sostenuto a forte sia sulle coste che sui crinali alpini e per effetto catabatico nelle vallate, col rischio di una seconda Vaia, seppur in tono minore. Non è accaduto. Anzi, fino alle 8 del mattino quando su mezza provincia si è scatenato un temporale fuori stagione, le precipitazioni hanno addirittura rasentato lo zero. E ovunque calma di vento o tutt'al più qualche folata, non certo raffiche a 70-100 chilometri l'ora come da previsione.
L'AIUTO DEL LIBECCIO
Dunque, cos'è successo? Le correnti portanti in quota erano tutte di Scirocco, il vento proveniente da sudest che va a sbattere contro le prealpi e la catena dolomitica, ma col passare delle ore si sono disposte da Libeccio: questo ha sollevato di peso la perturbazione spostandola più a est, così la linea principale del fronte è finita nel Friuli centro orientale e in Slovienia risparmiando le nostre zone. Anche il pordenonese, dove localmente erano previsti accumuli fuori scala (fino a 350 millimetri), ha dovuto fare i conti con precipitazioni abbondanti ma non disastrose. Non è un dettaglio: l'acqua piovana in eccesso avrebbe alimentato il corso del Livenza ben più di quanto non abbia fatto. Nella Marca è andata ancor meglio: una cinquantina di millimetri dove ha piovuto di più (non a caso Gaiarine), altrove fra i 10 e i 30.
I PROSSIMI GIORNI
Passata senza danni la burrasca, resta da capire cosa accadrà nei prossimi giorni. Il contesto rimane depressionario, con un'altra teoria di perturbazioni pronte a entrare nel bacino del Mediterraneo. Ma la loro azione, almeno stando alle ultime proiezioni fisico-matematiche, non sembrerebbe così incisiva. Bisognerà fare i conti con terreno ormai saturi di acqua e scarsamente predisposti a riceverne ancora, ma i quantitativi ipotizzati in sede previsionale dovrebbero essere facilmente gestiti dalla rete scolante secondaria. Stasera dunque peggiora di nuovo, con altre piogge all'orizzonte, abbastanza persistenti e diffuse ma con accumuli moderati. La giornata di domani si presenterà perturbata, soprattutto nella sua prima parte. Poi lenta attenuazione dei fenomeni e break mercoledì in attesa di un nuovo probabile peggioramento il giorno successivo. Per un netto cambio di rotta bisognerà ancora attendere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci