Piovesana ai politici: «Promesse velleitarie»

Sabato 24 Febbraio 2018
Piovesana ai politici: «Promesse velleitarie»
LA LETTERA
TREVISO A fronte di un dibattito politico troppo spesso popolato da soluzioni «improbabili e velleitarie», Maria Cristina Piovesana sollecita un impegno di tutta la società: «Dobbiamo riappropriarci e farci carico, come singoli cittadini, del nostro destino e del nostro futuro». E, in particolare, citando l'economista statunitense Michael Porter, sprona le imprese a contribuire a «creare valore economico condiviso». La riflessione che la leader degli industriali della Marca consegna alla vigilia delle elezioni, muove dalla critica alle troppe promesse elettorali irrealizzabili: «Quello che appare dai programmi, in buona sostanza, è un elenco di problemi con soluzioni improbabili e velleitarie. La lusinga verso singole componenti della società con l'obiettivo di massimizzare a breve il consenso elettorale a prescindere da ogni considerazione di fattibilità di quell'offerta». Ma per Piovesana sarebbe troppo comodo e semplicistico prendersela solo con gli aspiranti deputati e senatori o con le segreterie dei partiti. Occorre una presa di coscienza dell'intero corpo sociale: «Non può autoassolversi, scaricando ogni responsabilità, come alibi, sull'inadeguatezza della classe politica e della classe dirigente più in generale». Cosa significa? «Ogni soggetto portatore di interesse dovrebbe assumere su di sé l'onere non solo di rappresentare le proprie istanze, ma anche di farsi carico delle condizioni di compatibilità e di coesistenza di quegli interessi con gli interessi della più ampia comunità».
LO SPIRITO DA RITROVARE
Unindustria da tempo sottolinea il valore dell'impresa per la collettività. E la presidente ricorda i progetti e le iniziative in tal senso: «L'impegno pluriennale per una difesa non solo delle ragioni dell'impresa ma anche per un sistema di relazioni industriali coeso e partecipato che valorizzi il lavoro; per la ricostruzione di un rapporto da troppo tempo fratturato' fra imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione; per la riqualificazione e riconversione del territorio secondo parametri e obiettivi di sostenibilità; per l'occupazione e permanenza nel territorio dei nostri giovani». Perché un sistema produttivo sano, sostenibile, integrato nel tessuto sociale è la premessa per una rinnovata crescita complessiva: «Nel dopoguerra, la nascita e lo sviluppo di un sistema industriale importante ribadisce la rappresentate degli industriali trevigiani - sono stati lo strumento più efficace per dare un futuro ai giovani, benessere diffuso e crescita culturale al nostro territorio, invertendo il fenomeno dell'emigrazione che aveva strappato' la maglia sociale delle nostre famiglie e della nostra comunità. Oggi, dopo una crisi che, per gravità e cambiamenti che sta inducendo, è assimilabile a una guerra, dobbiamo ripartire con quello spirito e quella convinzione».
GLI IMPEGNI
Maria Cristina Piovesana pone allora un duplice impegno. Per i colleghi: «Alle imprese compete farsi carico e noi ci faremo carico della responsabilità e della consapevolezza di avere un ruolo sociale che deve saper valorizzare il territorio e il capitale umano di cui questo dispone, offrendo opportunità e prospettive». E per la politica: «A chi si candida al governo delle istituzioni e all'intera società civile, compete farsi carico di riconoscere questo valore e creare le condizioni affinché le imprese del territorio possano esprimersi in condizioni di legalità ma anche di efficienza e condivisione nell'interesse di tutta la comunità». «Da qui è l'auspicio conclusivo - possiamo ripartire, insieme, con realismo, responsabilità e visione per il futuro».
Mattia Zanardo
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