Pedofilo invita la ragazza: arriva la polizia

Venerdì 19 Maggio 2017
Ha adescato su Facebook una sedicenne di Treviso facendole proposte a sfondo sessuale e chiedendole di inviargli delle immagini hard, ma i genitori della minorenne sono intervenuti in tempo e, grazie anche all'intervento della polizia postale, un quarantenne di Vicenza è stato denunciato per tentata prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
L'uomo, un insospettabile impiegato, assistito dagli avvocati Matteo Lombardo e Damiano Daniesin, è stato chiamato a comparire, ieri mattina, di fronte al giudice per l'udienza preliminare di Venezia, Massimo Vicinanza, e ha deciso di definire il procedimento penale concordando il patteggiamento di otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena.
L'episodio finito sotto accusa risale al 2016: per riuscire ad incastrarlo gli agenti della Postale hanno proseguito ad intrattenere contatti con il quarantenne via Internet, al posto della sedicenne, attivando un finto profilo della ragazza. Credendo di continuare a chattare con lei, l'uomo aveva proseguito con le proposte spinte, fino a chiederle un incontro, al quale però si sono presentati gli investigatori, non certo la ragazza, come sperava l'adescatore. Ne è seguita una perquisizione domiciliare e, nella sua abitazione, sono state rinvenute numerose immagini di minorenni a sfondo sessuale: da qui la denuncia per detenzione di materiale pedopornografico, che si è aggiunta a quella per tentata prostituzione minorile.
Dopo essere stato scoperto ed essere finito sotto inchiesta, l'uomo si è sottoposto ad una specifica terapia psicologica, a conclusione della quale è stato definito non più pericoloso: i suoi difensori l'hanno prodotta alla Procura per dimostrare che non vi è alcun rischio di reiterazione di reati dello stesso tipo, ed è stato concordato un patteggiamento al minimo della pena.

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