Panchina abbattuta: «Troveremo un rimedio»

Mercoledì 21 Marzo 2018
IL SINDACO
TREVISO Seconda preziosa seduta danneggiata in poche settimane. Ma l'automobilista aveva un regolare permesso di transito ai Battuti. «Un danno, concordo, che la conducente ripagherà in proprio - afferma il sindaco - però non c'è dolo. È solo a causa di una manovra sbagliata che la panchina è stata distrutta». Lunedì il sindaco ha però voluto approfondire, organizzando un vertice tecnico per capire cosa è successo sabato ai Battuti.
LA SPIEGAZIONE
«Anziché vessare i cittadini con i varchi, il Comune avrebbe dovuto pensare ai Pilomat» aveva accusato Mario Conte qualche giorno fa. Il sindaco sta cercando di capire perché le sedute vengano centrate: sono troppo basse e soprattutto i Suv rischiano di non vederle: «Stiamo capendo se è possibile immaginare qualcosa di alternativo» ammette. E in giunta c'è chi vorrebbe limitare maggiormente il traffico ai Battuti, installando un altro varco in via Corazzin, in modo da impedire che chiunque da via Toniolo possa arrivare in auto in via San Pancrazio, quindi ai Battuti per poi uscire in Riviera. «Se entra un bambino in salotto e rompe un vaso, non vuol dire che a quel bambino bisognerà poi impedire di entrare per sempre in quel salotto» dice Manildo parlando dell'ultimo danneggiamento, quello avvenuto sabato.
LA REPLICA
Ma il sindaco non si limita a difendere la creatura di questa giunta e se la prende con l'opposizione: «I Battuti prima erano un brutto parcheggio, un sottoscala, oggi sono un salotto. La piazza è bellissima, ci sono gli accorgimenti necessari per limitare il traffico, c'è anche una nuova telecamera nella piazza. Non accetto sterili polemiche elettorali. Vorrei ricordare a tutti i detrattori che questa era una strada anonima ed è diventato uno splendido campiello». Sul futuro della pedonalizzazione però il sindaco è molto chiaro. «In questo momento, con le opere realizzate, abbiamo raggiunto una situazione di equilibrio. Al momento non ci sono nuove pedonalizzazioni in agenda».
Elena Filini
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