Palazzi, case e terreni «Ma non svendiamo»

Venerdì 19 Luglio 2019
LE MAPPA
TREVISO Oltre cento unità immobiliari, palazzi, case, alloggi e terreni, sparse in tre province: quelle di Treviso, Venezia e Belluno. Si estende tra i monti e il mare il patrimonio milionario di proprietà diretta della diocesi di Treviso. Senza aprire il capitolo degli enti e delle società collegate, come la Giuseppe Toniolo Srl, i vari istituti legati alla curia e le parrocchie. L'istituto per il sostentamento del clero ha iniziato a vendere alcuni immobili per recuperare il buco da 1,5 milioni di euro aperto nelle proprie casse dal vortice di Veneto Banca. «Ma non svendiamo», assicurano. In cassaforte ci sono pezzi di pregio assoluto. Negli anni la diocesi ha dato fondo agli investimenti nel mattone. Molti fabbricati, poi, sono arrivati attraverso lasciti.
QUARTIER GENERALE
Il quartier generale è tra piazza Duomo e via Canoniche a Treviso. E' la sede del vescovo. Il complesso nel cuore della città si apre complessivamente su circa 15mila metri cubi. Non è che l'inizio. Tra le proprietà della diocesi spicca l'immenso stabile del collegio Pio X: oltre 40mila metri cubi in borgo Cavour, a due passi da porta Santi Quaranta. Così come la Casa della Carità della Caritas di via Venier: più di 10mila metri cubi a ridosso del Put. Oltre agli immobili istituzionali, nell'elenco vengono messi in fila una serie di altri fabbricati. Ce n'è uno nella stessa via Venier. Di seguito, ci sono circa 200 metri quadrati in via Collalto; 420 in strada comunale di San Vitale nel quartiere di Canizzano; un immobile in via Pietro Bertolini, laterale della strada Ovest, dove la diocesi era proprietaria anche del Centro Torri, occupato dagli uffici della Provincia prima del trasferimento al Sant'Artemio; il fabbricato da 1.530 metri cubi in via Risorgimento, nella zona di piazza San Pio X; un immobile in viale Monfenera, attaccato alle mura della città; oltre 2mila metri cubi in via Pinelli. A tutto ciò vanno aggiunti più di sei ettari di terreni, sempre all'interno del perimetro del capoluogo.
GLI ALTRI COMPLESSI
Ma le proprietà della diocesi abbracciano anche il resto della Marca. A Casier c'è un immobile da 2.330 metri cubi in via Corte D'Assise, la strada che si snoda fino al cimitero dei Burci sul Sile. A Villorba ci sono una serie di fabbricati in via Fontane. A Fonte sorge un complesso da 4.376 metri cubi in via Roma. A Montebelluna c'è un immobile in via Marmolada. A Paese la diocesi vanta la proprietà di oltre dieci terreni. A cui si sommano quelli di Maserada e di Ormelle. Più altri di varia grandezza sparsi per la provincia. Non è ancora tutto. Non ci si ferma ai confini della provincia. La diocesi di Treviso è proprietaria anche di una serie di immobili e terreni a San Michele al Tagliamento, in provincia di Venezia. Più un complesso da quasi 4mila metri quadrati sulla salita della Madonna della Salute a Falcade, Belluno.
Negli ultimi tempi sono già state chiuse alcune vendite. «Queste restano riservate», dicono da piazza Duomo. Il piano di cessioni, comunque, va avanti. L'istituto per il sostentamento del clero di Treviso attualmente ha tra gli immobili in vendita due appartamenti: uno da 87 metri quadrati, con due camere, a Treviso; uno da 115 metri quadrati, con tre camere, a Conegliano. Le vendite andranno avanti in modo regolare. L'obiettivo è ottimizzare il patrimonio, mettendo a reddito in particolare quello che non viene utilizzato. Si è partiti dalle cose considerate secondarie rispetto all'azione della diocesi. La strada è ancora lunga. Si vende, senza svendere. Dopo la botta di Veneto Banca, si va con i piedi di piombo.
M.F.
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