PAESE
Improvviso sono divampate le fiamme tra via Oston e via monsignor Breda, nelle vicinanze degli stabilimenti dell'acqua San Benedetto a Paese. Un fumo grigiastro è stato notato a qualche chilometro di distanza anche ad andare in cenere sono state delle erbacce e dei cespugli secchi dall'inverno scorso. L'incendio, probabilmente innescato da un mozzicone di sigaretta, ma non si esclude e possa essere stato acceso volontariamente da un piromane. Proprio per verificare l'attendibilità della pista del piromane i vigili del fuoco hanno effettuato una serie di accertamenti per capire da dove fossero partite le fiamme.
Nonostante le piogge abbandonanti di questi giorni, l'erba secca ha fornito carburante all'incendio che si è allargato a macchia d'olio. Immediatamente è stato lanciato l'allarme ai vigili del fuoco di Treviso che, nel giro di qualche minuto, hanno raggiunto e rapidamente soffocato le fiamme che, nel frattempo, avevano divorato una superficie di circa cento metri quadrati. Il rogo è divampato intorno alle 12.15 di ieri ed è stato velocemente spento dai pompieri che, una volta avuta ragione dell'incendio, si sono occupati della messa in sicurezza, controllando che non fosse rimasta qualche brace capace di innescare un nuovo rogo. Già intorno alle 14 i vigili del fuoco hanno potuto fare rientro in caserma. Ad inizio mattinata i vigili del fuoco, avevano fatto una serie di interventi di routine, nel Coneglianese e nell'Opitergino Mottense, legati al maltempo degli scorsi giorni. In particolare per mettere in sicurezza i quadri elettrici di un'abitazione, finita sott'acqua nella zona di Santa Lucia di Piave. La proprietaria, accendendo la lavatrice, aveva innescato un principio d'incendio determinato da un corto circuito. I pompieri hanno risolto il problema in pochi minuti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Improvviso sono divampate le fiamme tra via Oston e via monsignor Breda, nelle vicinanze degli stabilimenti dell'acqua San Benedetto a Paese. Un fumo grigiastro è stato notato a qualche chilometro di distanza anche ad andare in cenere sono state delle erbacce e dei cespugli secchi dall'inverno scorso. L'incendio, probabilmente innescato da un mozzicone di sigaretta, ma non si esclude e possa essere stato acceso volontariamente da un piromane. Proprio per verificare l'attendibilità della pista del piromane i vigili del fuoco hanno effettuato una serie di accertamenti per capire da dove fossero partite le fiamme.
Nonostante le piogge abbandonanti di questi giorni, l'erba secca ha fornito carburante all'incendio che si è allargato a macchia d'olio. Immediatamente è stato lanciato l'allarme ai vigili del fuoco di Treviso che, nel giro di qualche minuto, hanno raggiunto e rapidamente soffocato le fiamme che, nel frattempo, avevano divorato una superficie di circa cento metri quadrati. Il rogo è divampato intorno alle 12.15 di ieri ed è stato velocemente spento dai pompieri che, una volta avuta ragione dell'incendio, si sono occupati della messa in sicurezza, controllando che non fosse rimasta qualche brace capace di innescare un nuovo rogo. Già intorno alle 14 i vigili del fuoco hanno potuto fare rientro in caserma. Ad inizio mattinata i vigili del fuoco, avevano fatto una serie di interventi di routine, nel Coneglianese e nell'Opitergino Mottense, legati al maltempo degli scorsi giorni. In particolare per mettere in sicurezza i quadri elettrici di un'abitazione, finita sott'acqua nella zona di Santa Lucia di Piave. La proprietaria, accendendo la lavatrice, aveva innescato un principio d'incendio determinato da un corto circuito. I pompieri hanno risolto il problema in pochi minuti.
