Ospedale di comunità, se ne riparla a gennaio

Martedì 25 Settembre 2018
SANITÀ
TREVISO Si fa desiderare sempre di più. L'ospedale di comunità slitta al prossimo anno. «Colpa della burocrazia», dicono dall'Usl della Marca. Ormai sembra una maledizione. È dalla fine del 2015 che l'azienda sanitaria trevigiana insegue la realizzazione della prima struttura intermedia pensata per accogliere i pazienti, in particolare gli anziani e le persone con patologie croniche, che hanno finito il ricovero vero e proprio ma che non sono ancora in grado di far ritorno a casa. Dopo aver guardato all'Israa e ad altre case di riposo, il nodo sembrava risolto con la decisione di ricavare un reparto ad hoc, con 30 posti, nell'edificio che sorge in via Scarpa, davanti all'ingresso principale del Ca' Foncello. I lavori avrebbero dovuto iniziare in estate. I vertici dell'Usl speravano di inaugurare il primo ospedale di comunità entro questo mese. Invece niente da fare.
INTOPPI
«La burocrazia ci sta rallentando, inutile nasconderlo allarga le braccia Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale adesso puntiamo a realizzarlo entro la fine di gennaio. Speriamo non ci siano altri problemi». La nuova struttura dovrebbe quindi aprire i battenti proprio nel pieno del periodo dell'influenza stagionale. Benazzi avrebbe voluto averla prima per scongiurare il rischio di un altro sovraffollamento dei reparti di Medicina e Geriatria. Ma tant'è. La costruzione dell'ospedale di comunità rientra nel piano di riorganizzazione del Ca' Foncello da un milione di euro. Una sorta di ponte in attesa della cittadella sanitaria.
DISTRIBUZIONE
All'inizio si prevedeva di portare all'interno del corpo centrale dell'ospedale praticamente tutti i reparti oggi ospitati nel padiglione esterno. Poi le cose sono state riviste. Alla fine l'Oncologia verrà spacchettata: il reparto andrà dentro al Ca' Foncello, mentre il day hospital e gli ambulatori resteranno fuori. La corsia dell'unità guidata dal primario Adolfo Favaretto verrà spostato all'interno del corpo centrale. Qui i posti letto saliranno da 12 a 20, compresi quattro in Ematologia. Tutti in stanze da massimo due persone. Mentre gli ambulatori, il day hospital e i locali dove i pazienti si sottopongono alla chemioterapia rimarranno fuori. Resterà fuori pure il reparto di Malattie infettive. E anche l'unità di Dermatologia rimarrà all'esterno, ma verrà spostata al primo piano. Grazie a questo gioco d'incastri verrà ricavato lo spazio per l'ospedale di comunità. Nel padiglione esterno, infine, troverà posto anche la nuova guardia medica di Treviso, che lascerà il locale davanti alla portineria del Ca' Foncello, dove verrà allestito l'ufficio relazioni con il pubblico.
Mauro Favaro
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