«Ora temiamo per la montagna»

Mercoledì 20 Novembre 2019
IL PUNTO
TREVISO Il peggio sembra finalmente alle spalle. Fino a sabato il cielo resterà coperto. Ci potrà essere qualche altra pioggia. Ma niente a che vedere con l'ondata di maltempo degli ultimi giorni. «L'emergenza sta rientrando conferma Gianpaolo Bottacin, assessore regionale alla Protezione civile ma temiamo per la montagna, dove le frane si possono muovere anche parecchie ore dopo le precipitazioni». Nella Marca gli smottamenti più importanti sono avvenuti nella fascia della pedemontana tra Portobuffolè, lungo il torrente Resteggia, e Sarmede, nella frazione di Rugolo. Nelle prossime ore la Provincia inizierà a metterli in sicurezza. Solo qui serviranno oltre 250mila euro. Senza contare gli smottamenti più piccoli, decine e decine, e le buche sulle strade. Sul fronte fiumi, il Livenza resta sopra la prima soglia di guardia. Continua a ingrossarsi, lentamente. Dipende dalle piogge cadute in Friuli. Ieri sera a Meduna ha toccato quota 5,10 metri. «Tra Meduna, Motta e Cessalto il livello idrometrico si mantiene sopra la prima soglia di guardia», confermano dalla Protezione civile. Per ora, comunque, la situazione è sotto controllo. L'altezza degli altri fiumi sta scendendo. Il Piave, tra Ponte e San Biagio è calato dai 6,67 metri di lunedì ai 3,43 di ieri sera. In corrispondenza della sezione di Busche la portata è scesa a 460 metri cubi d'acqua al secondo, a fronte di un livello di guardia che scatta sopra i mille. «In 10 giorni caduti dai 400 ai 700 millimetri di acqua sottolinea Nicola Dell'Acqua, direttore dell'area tutela del territorio della Regione una quantità che lo scorso anno si è registrata in 48 ore in occasione di Vaia. Il problema è rappresentato dall'ingrossamento dei fiumi in simultanea con l'alta marea, che ha colpito Venezia e le isole. Questo ha mandato in crisi la rete secondaria e provocato problemi in montagna». Per oggi l'Arpav prevede cielo ancora molto nuvoloso ma con parziali schiarite verso sera. E in pianura potrebbe tornare la nebbia. (m.f.)
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