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TREVISO Maxi-cantiere di Santa Bona: i lavori finiranno con un

Giovedì 22 Agosto 2019
OPERE PUBBLICHE TREVISO Maxi-cantiere di Santa Bona: i lavori finiranno con un
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TREVISO Maxi-cantiere di Santa Bona: i lavori finiranno con un mese d'anticipo. «Contiamo di chiudere in dicembre con la messa in sicurezza della strada. Ed entro primavera 2020 verranno realizzati l'illuminazione e soprattutto il bacino di laminazione per contrastare il rischio idrogeologico». L'assessore Sandro Zampese esprime grande soddisfazione per l'avanzamento dei lavori: «Si diceva che avrebbero bloccato la città e invece sono andati via spediti senza problemi. In maniera così fluida che in molti ci hanno chiesto se effettivamente stavamo lavorando. Siamo al 70% delle opere, la parte clou con il rifacimento dei sottoservizi è quasi chiusa e siamo riusciti a mantenere tutti gli accessi aperti».
L'ESEMPIO
Nelle intenzioni della giunta Conte via Santa Bona dovrà essere il modello del metodo da seguire per le grandi opere nel cuore del centro urbano. Ma quando esattamente Santa Bona si è trasformata da spauracchio a esempio virtuoso di permeabilità? I prodromi sono stati ingarbugliati. È nel 2007 che emerge la necessità di un rifacimento totale dei sottoservizi. Nel 2017 la giunta Manildo presenta un progetto che è la versione riveduta e corretta del progetto di dieci anni prima. I cittadini la bocciano senza appello. Soprattutto perché l'intervento non avrebbe risolto le criticità idriche. Ecco che nel 2018 l'assessore Tazzer si ripresenta con un progetto capillare e definitivo. 600 giorni di lavori e un cantiere diviso in otto tranche. Costa il doppio ma ripensa in maniera definitiva la messa in sicurezza idraulica, i sottoservizi (fognature) e la circolazione stradale.
LE CARATTERISTICHE
Un'opera complessiva, che il quartiere attendeva dagli anni Settanta. Nessun esproprio ma tombinamento dei fossati. Così la carreggiata guadagnerà due percorsi protetti (per bici e pedoni) in entrambi i lati con un'ampiezza da 1,3 metri a 3 metri. Nessun cordolo di separazione (non c'è lo spazio materiale) ma ogni 250 un attraverso pedonale rialzato. L'inizio dei lavori era stato fissato per marzo e dovevano entrare nel vivo a maggio. Il tracciato da via Genova a via Fossaggera viene suddiviso in otto fette di circa 80 metri ciascuna. Durata media dei lavori per ogni zona. Tempo stimato per la conclusione dei lavori: Natale 2019. È una delle opere più imponenti del quinquennio Manildo e costerà 4 milioni 100 mila euro, di cui 618.000 a carico di Ats.
LE FRAGILITÀ
«Quello che mi preoccupò allora, ascoltando i cittadini di Santa Bona raccontava Marina Tazzer, assessore alla riqualificazione dei quartieri del Comune di Treviso fu la fragilità idraulica in cui la zona versava, e versa ancora oggi. Santa Bona richiedeva un intervento ben più importante, completo, strutturale. Ci siamo allora attivati con il Genio Civile. Certo, spenderemo di più, ma in questo modo spenderemo meglio. Così si chiude un'altra opera infinita». Sandro Zampese è ripartito da lì, non negando mai la bontà dell'opera. Le prime deviazioni, la segnaletica, i nuovi parcheggi: ecco che lo scorso 25 agosto partiva ufficialmente il cantiere di via Santa Bona, una delle più imponenti opere dell'ultimo decennio. Era assolutamente indispensabile intervenire sulle opere fognarie del quartiere, completate negli anni Settanta.
LO STATO ATTUALE
Ieri intanto, nel pomeriggio, il tratto iniziale di via Santa Bona era molto trafficato, ma la porzione di strada interessata dai primi interventi dava la sensazione di essere un'oasi per ciclisti e amanti dello jogging. Qualche comprensibile rallentamento perché gli automobilisti prendessero coscienza ella viabilità deviata, ma tutto si è svolto nella norma confermano da Ca' Sugana. «Bisogna essere onesti: il progetto è di alto livello. Noi abbiamo cercato di limitarne il più possibile l'impatto e di confrontarci con i residenti. Che, devo dire, hanno mostrato grande comprensione e consapevolezza dei benefici futuri. Poi è anche questione di fortuna: è andato tutto bene. Così, nonostante una primavera infausta, con piogge che hanno interrotto spesso l'avanzamento, siamo andati via lisci e con grande soddisfazione».
Elena Filini
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