Nuovo decesso a Casa Fenzi disposta la decima autopsia

Giovedì 4 Giugno 2020
Nuovo decesso a Casa Fenzi disposta la decima autopsia
L'INCHIESTA
CONEGLIANO Casa Fenzi: un altro nome si aggiunge a quelli degli ospiti deceduti per i quali la Procura di Treviso ha disposto l'esame autoptico. Salgono così a 10 il numero di autopsie delle morti sospette all'interno della casa di riposo coneglianese. Domani sarà il turno della vittima più recente del contagio; alle 14 verrà infatti dato incarico al medico legale Antonello Cirnelli di effettuare il post mortem su Pasquale Galasso, 82enne paziente morto soltanto il 31 maggio scorso. Anche per Galasso, che era affetto da una forma di polmonite interstiziale, si sospetta che il responsabile del decesso sia il Covid 19. L'82enne si aggiunge alla lista delle autopsie già effettuate su ospiti e operatori della Rsa coneglianese il cui operato, così come il Cesana Malanotti di Vittorio Veneto, è finito sotto la lente di ingrandimento della magistratura trevigiana: Andrea Zanette di 88 anni e Giuseppe Forner di 92 anni, Gianantonio Baccin 93 anni, Liliana Girardi Nori 95 anni, Vincenzo Sapia 70 anni, Livia Moretti 98 anni, Elisa Di Gino Dolfo 92 anni, Maria Bergo 91 anni e Angelo Fantucchio, il 54enne di origine siciliana che a Casa Fenzi aveva trovato lavoro stabile da meno di due anni.
LE INDAGINI
«Man mano che arrivano gli esposti da parte delle famiglie - aveva detto il Procuratore delle Repubblica Michele Dalla Costa - vengono aperte nuove indagini e disposti nuovi esami. È una situazione in continua evoluzione». «Solo 12 su 114 sono risultati positivi al Corona virus - aveva fatto dichiarato recentemente la direzione della casa di risposo in un aggiornamento della situazione - come già fatto in passato ci impegniamo sin da subito, in questa fase così difficile nella quale le polemiche e i sospetti rischiano di modificare profondamente la reale natura delle cose, a rendere noto il dato complessivo non appena disponibile». Ma per fare chiarezza su come Casa Fenzi abbia gestito l'emergenza oramai si procede quindi d'ufficio, con i carabinieri che segnalano i casi di sospetto Coronavirus e il magistrato che ha in mano l'indagine, il sostituto procuratore Anna Andreatta, che dispone i post mortem.
IL BOLLETTINO
Nel frattempo la lotta contro il coronavirus non è ancora definitivamente vinta. Martedì a Treviso è mancata un'altra persona risultata positiva al Covid-19. Si tratta di un anziano, un ultranovantenne, che era stato trasportato al Ca' Foncello per altri problemi di salute. All'ingresso in ospedale, come da prassi, gli era stato subito fatto il tampone per il coronavirus. L'esito era stato positivo. Il suo quadro clinico, però, era già compromesso. E poco dopo è morto. Ora l'Usl andrà a controllare la sua famiglia. È stato attivato il servizio igiene e sanità pubblica per verificare che le persone che vivevano con lui non siano state a loro volta contagiate dal virus. Sale così a 314 il numero dei trevigiani che sono stati colpiti dal Covid e che hanno perso la vita negli ultimi tre mesi di epidemia. Sempre martedì un'altra anziana è stata ricoverata al Ca' Focello dopo aver evidenziato la positività al Covid-19. Anche lei ultranovantenne. Era entrata in ospedale per un ricovero legato ad altre patologie. Il sistema di controlli messo in piedi dall'Usl ha consentito di identificarla come contagiata. Ed è subito scattato il trasferimento nell'unità di Malattie infettive. Fino ad ora sono complessivamente 2.659 i trevigiani che sono stati contagiati dal coronavirus. Le infezioni in corso, però, sono in costante calo. Oggi si è scesi a quota 271. Le Terapie intensive restano vuote. Mentre nei reparti ordinari degli ospedali ci sono sette pazienti: una a Treviso e quattro a Vittorio Veneto, più altri due nell'ospedale di comunità. (de.bar / m.fav)
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