Nuovi poveri, allarme Caritas: «Aumento preoccupante»

Sabato 31 Ottobre 2020
Nuovi poveri, allarme Caritas: «Aumento preoccupante»
L'EMERGENZA
TREVISO Aumenta il numero dei senza dimora e delle persone costrette a bussare alla porta della Caritas per i servizi di prima necessità. È questa l'ultima fotografia della povertà e dell'esclusione sociale a Treviso. A mettere a fuoco l'emergenza sono per primi i dati del rapporto di Caritas tarvisina del 2019. Di 341 poveri passati per i servizi di base, il 67% sono migranti, titolari di permesso di soggiorno in attesa di rinnovo, da poco esclusi dai circuiti di prima accoglienza Cas-Sprar. Più 54 migranti senza dimora erano invece ancora in attesa del pronunciamento della commissione e quindi a tutti gli effetti aventi diritto all'accoglienza ordinaria per i richiedenti asilo: «Sebbene il 2019 abbia visto Caritas tarvisina uscire dal circuito convenzionale dei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, rimodulato dal Decreto Salvini in netto contrasto con lo stile e l'attenzione ai diritti alla persona che ci contraddistingue, non è venuto meno l'impegno della nostra Chiesa sul tema migranti», mette in evidenza in una nota la Caritas trevigiana.
LA SPIRALE
Sempre più netta l'equazione tra persone senza dimora e migranti, una volta usciti dal circuito di prima accoglienza ed e imboccata la strada della marginalità in assenza di percorsi ordinari strutturati di integrazione. I dati del 2019 mostrano un aumento del +47% rispetto al numero di migranti senza dimora del 2018. E solo -19% nel 2020 rispetto allo stesso anno, dato tuttavia viziato dalla chiusura della casa della Carità nei mesi tra marzo e giugno a causa dell'emergenza Covid-19 che ha visto una presenza di soli trenta ospiti in forma di comunità residenziale. Al nuovo volto della povertà nella Marca che ha preso forma con l'arrivo dell'emergenza Covid fa eco il nuovo rapporto di Caritas Italiana pubblicato in occasione della Giornata mondiale di contrasto alla povertà, lo scorso 17 ottobre, che cerca di restituire una fotografia dei gravi effetti economici e sociali dell'attuale crisi sanitaria legata alla pandemia da Covid-19.
L'ANALISI
Analizzando il periodo maggio-settembre del 2019 e mettendolo a confronto con lo stesso periodo di quest'anno emerge che nell'arco di soli 12 mesi l'incidenza dei nuovi poveri passa dal 31 per cento al 45 per cento. In aumento le famiglie con minori, le donne, i giovani, i nuclei familiari italiani (52 per cento rispetto al 47,9 per cento del 2019) e delle persone in età lavorativa. Una vistosa impennata dei cosiddetti nuovi poveri. Con l'emergenza Covid che ha cambiato gli scenari delle richieste di aiuto. Tanto che puntando la lente sulla sola Treviso le spese sostenute da Caritas tarvisina per la grave marginalità ammontano quest'anno a 237.000 euro (dati aggiornati al 30 settembre 2020). Contro i 140 mila nel 2019. E i 157 mila del 2018: «A fronte di questi dati riteniamo importante evidenziare quanto continui ad essere nettamente superiore l'impegno economico che Caritas affronta sul territorio per i bisogni delle famiglie, che per il 2019 ammonta a 424.700 euro, nel 2018 è stato di 603.600. «ll fronte Covid-19 ha cambiato e continuerà a cambiare gli scenari rispetto all'aumento delle povertà spiega Caritas tarvisina - E le previsioni ci richiedono allerta e tempestività nelle risposte».
Alessandra Vendrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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