NUOVA EMERGENZA
TREVISO I vaccini contro l'influenza stagionale si fanno attendere.

Lunedì 26 Ottobre 2020
NUOVA EMERGENZA
TREVISO I vaccini contro l'influenza stagionale si fanno attendere. La richiesta è aumentata a dismisura. Dopotutto gli appelli sono stati forti: escludendo l'influenza, a fronte di sintomi come febbre, tosse e mal di gola ci si può concentrare sul sospetto di infezione da coronavirus. Il rovescio della medaglia è che i medici di famiglia hanno già esaurito le scorte. L'Usl della Marca ha distribuito 160mila delle quasi 210mila dosi acquistate quest'anno (il 50% in più rispetto a dodici mesi fa). Praticamente tre quarti. Ma non sono bastate per vaccinare contro l'influenza tutte le persone rientranti nelle categorie considerate a rischio. Adesso si dovrà attendere almeno un'altra settimana, se non di più, per la consegna della seconda tranche. «Ad oggi diciamo ai pazienti di richiamare tra una quindicina di giorni -spiega Brunello Gorini, medico di famiglia a Salgareda e Ponte di Piave, segretario della Fimmg di Treviso, la federazione dei dottore di base- per il momento una parte delle categorie a rischio è rimasta fuori. Avevamo suggerito di partire con più anticipo. Non è stato così. L'aspetto positivo è che il meteo ci sta aiutando rispetto alla media dell'autunno».
TEMPO PREZIOSO
L'influenza stagionale non è ancora stata individuata nella Marca. Questo permette di avere un po' più di tempo a disposizione, oggi più che mai prezioso. Quel che è certo è che bisogna fare in fretta. «I vaccini si stanno esaurendo -avverte Bruno Di Daniel, medico di famiglia a Maserada e Breda, segretario dello Snami di Treviso, sindacato autonomo dei medici- abbiamo organizzato un'altra giornata di vaccinazioni per il 31 ottobre. Al momento, però, rischiamo di non avere a disposizione abbastanza dosi. Se non verranno consegnati a breve, faremo slittare l'appuntamento di qualche giorno». Nei giorni scorsi anche Salvatore Cauchi, medico di famiglia inserito nella medicina di gruppo di Pieve di Soligo, aveva sottolineato di aver esaurito i vaccini contro l'influenza. Dopodiché Paola Paludetti, direttrice del distretto sociosanitario dell'ex Usl di Pieve di Soligo, ha specificato che nel giro di poche ore sarebbero state distribuite alla stessa medicina di gruppo altre mille dosi di vaccino.
LE PROSSIME SCADENZE
L'azienda sanitaria trevigiana sta facendo tutto il possibile. «Ai medici di famiglia sono stati consegnanti i quantitativi richiesti, incrementati rispetto all'anno scorso -fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca- a breve ci arriveranno nuovi quantitativi di vaccini contro l'influenza. Così si potrà procedere all'immediata distribuzione e alla conseguente calendarizzazione di nuove sedute vaccinali». Da qui alla fine del mese i medici di famiglia continueranno a vaccinare gli over 65 e le persone con patologie a rischio con meno di 60 anni. I dottori convocheranno progressivamente gli assistiti nei propri studi o in strutture esterne, rigorosamente su appuntamento: i Comuni, le parrocchie e le associazioni hanno messo a disposizione 65 sedi. Sempre entro la fine di ottobre verranno vaccinati anche tutti gli ospiti delle case di riposo e dei centri residenziali per disabili. Qui procederanno le stesse strutture. Così come procederanno autonomamente i reparti e i servizi dell'Usl e le strutture sanitarie convenzionate per quanto riguarda il proprio personale. A novembre toccherà alle persone tra i 60 e i 64 anni. «Saranno convocate in 8 sedi distribuite nel territorio provinciale nei giorni di sabato 7, 14 e 21 novembre» specificano dall'azienda sanitaria. Le strutture saranno queste: Sant'Artemio a Treviso; Palapace a Cornuda; Casa Riese a Riese; Palacicogna a Ponzano; palazzetto De Vidi a San Biagio; ex Foro Boario a Oderzo; ex biblioteca a Susegana; palestra Pontavai a Vittorio Veneto. Queste porte saranno aperte anche per le persone impegnate nelle associazioni di volontariato: «Senza appuntamento, ma con l'esibizione di documentazione che certifichi l'appartenenza a un'associazione di volontariato». I bambini tra i 6 mesi e i 6 anni o con più di 6 anni affetti da gravi patologie, infine, saranno convocati dai loro stessi pediatri. Le persone impegnate in attività come scuole e amministrazioni pubbliche, così come le forze dell'ordine, faranno invece riferimento alle sedi vaccinali del servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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