Non solo champagne: col Prosecco si schierano anche whisky e tequila

Venerdì 24 Settembre 2021
Non solo champagne: col Prosecco si schierano anche whisky e tequila
LA BATTAGLIA
VALDOBBIADENE Non solo champagne. Accanto al Prosecco veneto e friulano si sono schierati, contro la richiesta del Prosek croato, il whisky scozzese e la tequila messicana. «Posso far trapelare un moderato ottimismo. Perchè tutte le denominazioni stanno capendo che qui non si tratta solo di Prosecco. Se salta il sistema di tutela, saltano tutte le denominazioni di origine» spiega Stefano Zanette, Presidente della Doc prosecco. Meno 58 giorni. I consorzi hanno iniziato nel concreto lo studio per il ricorso alla richiesta croata di tutela della denominazione Prosek pubblicata due giorni fa sulla Gazzetta Ufficiale UE.
I TAVOLI
Due i tavoli coordinati: quello Ministeriale presieduto dal titolare del dicastero delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e coordinato dal sottosegretario Gian Marco Centinaio e la Regioen Veneto che due giorni fa ha approvato il via libera per una task force internazionale che prepari un dossier di opposizione. «Il Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG è ora parte del tavolo tecnico istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, attraverso il quale saranno messe in atto tutte le misure di contrasto necessarie. Oggi dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco ma anche per non creare pericolosi precedenti. Il nome Prosecco unito a Conegliano Valdobbiadene esprime l'identità del prodotto che nasce dall'integrazione tra la cultura enologica di questi luoghi e l'esperienza secolare in vigneto. Nessun'altra esperienza enologica può fregiarsi del nostro nome. L'impegno e la fatica dei viticoltori del Conegliano Valdobbiadene sono concretamente minacciati, così come lo è un prodotto simbolo del made in Italy. Questa è un'occasione in cui non possiamo perdere di vista il nostro obiettivo. Ci muoviamo da anni come Sistema Prosecco, società costituita nel 2014 con lo scopo di coordinare in Italia e nel mondo la protezione delle Denominazioni (Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, Prosecco DOC, Asolo Prosecco DOCG), insieme alle istituzioni italiane per combattere le frodi e imitazioni e fronteggiare le minacce al nome e al prodotto», afferma Elvira Bortolomiol, presidente Docg.
LE PRATICHE
La Doc spiega che i legali sono già al lavoro per produrre le pratiche di ricorso in tempi utili. «Il nostro referente è il Ministero, stiamo lavorando con Patuanelli e Centinaio-conferma Zanette- a livello europeo abbiamo l'appoggio dello champagne ma anche il wisky scozzese e denominazioni internazionali come Tequila messicano, che capiscono che questa richiesta non è solo a discapito del prosecco, la partita che si sta giocando è di far cadere i presupposti che hanno sempre tutelato le denominazioni di origine». La questione, insomma, è di massima levatura per i prodotti tutelati. «Ora finalmente possiamo agire concretamente per fare l'opposizione. Tutto il sistema italiano e le organizzazioni del settore agricolo stanno facendo squadra. Oggi siamo noi i soggetti di questa diatriba-conclude il Presidente della Doc- però qui si mette in gioco il prestigio e la credibilità dell'Europa intera». (ef)
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