Infermiera no vax sospesa dall'Ulss, chi è Carmen Amadio: sul palco ​tra i referenti del comitato Szumski

Martedì 20 Luglio 2021
Infermiera no vax sospesa dall'Ulss
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TREVISO - Un'infermiera dipendente dell'Usl della Marca è stata sospesa con effetto immediato per un video nel quale sostiene posizioni No-Vax e attacca pesantemente la stessa azienda sanitaria. Carmen Amadio, 58 anni, tra i referenti del comitato Riccardo Szumski, per il momento non tornerà in servizio.

L'Usl ha deciso di sospenderla in via cautelare. Dopo un periodo di ferie, l'atto formale verrà firmato domani. E nel frattempo l'azienda sanitaria aprirà un procedimento disciplinare a suo carico.


Il video finito sotto la lente riguarda l'intervento dell'infermiera nell'incontro del 29 giugno a Santa Lucia di Piave, paese del medico-sindaco Szumski. «Quello che lei afferma nel video sono falsità contro il sistema sanitario. Ed essendo una dipendente pubblica ha un codice deontologico da rispettare spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl, mettendo l'accento anche su un danno di immagine per l'azienda sanitaria : non è possibile che persone che devono pensare alla salute delle altre persone si mettano in una posizione completamente diversa, in antitesi alla vaccinazione e anche a chi decide di vaccinarsi».
Il video in questione sta rimbalzando senza sosta tra WhatsApp e altre applicazioni di messaggistica istantanea. E così è finito pure sotto gli occhi della direzione dell'Usl. «Testimonio a nome di tutti gli operatori sanitari che continueremo a lottare perché la verità deve uscire spiega Amadio nel video, facendo riferimento alla gestione dell'emergenza Covid siamo in 200mila in Italia a non essere ancora vaccinati. I medici delle terapie domiciliari hanno curato più di 40mila persone a casa, che non hanno visto il ricovero. Quindi la cura esiste. E se questa cura viene approvata, decade immediatamente la sperimentazione del vaccino».

«In questa sperimentazione aggiunge purtroppo ci sono un sacco di eventi avversi che non vengono dichiarati perché la gente ha paura e si sente sola. E ai medici che potrebbero dichiarare questi eventi avversi ma non lo fanno, dico vergognatevi». Adesso è arrivata la sospensione. Il caso segue la segnalazione da parte dell'Usl di un'altra infermiera all'Ordine delle professioni infermieristiche di Treviso per aver partecipato alla manifestazione contro l'obbligo vaccinale anti-Covid per gli operatori della sanità organizzata a Mestre alla fine di maggio. (m.f.)

Ultimo aggiornamento: 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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